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Plantago lanceolata
L.
La piantaggine minore, o lingua di cane, è una specie a vasta distribuzione
eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita presente in tutte le regioni d'Italia.
Sull'Isola dell'Asinara è rara; è presente ad esempio presso Cala Arena, Cala S.
Andrea, Tumbarino e zone fresche di Santa Maria (Bocchieri, 1988). Cresce in
vegetazioni erbacee seminaturali, nei prati da sfalcio, ma anche lungo strade e
nei coltivi, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, ricchi in composti
azotati, dal livello del mare alla fascia montana. Per la presenza di aucubina la
pianta è efficace contro le punture degli insetti e per la cura delle ferite. Il
nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni
crescono in ambienti calpestati; il nome specifico allude alla forma delle
foglie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Plantago macrorhiza
Poir.
La piantaggine a radice grossa è una specie a distribuzione stenomediterranea
con baricentro occidentale presente in Toscana, in Lazio e in quasi tutte le
regioni dell'Italia meridionale e insulare (mai riportata per il Molise, di
presenza dubbia in Calabria). Cresce sulle scogliere e negli incolti aridi, su
suoli subsalsi lungo i litorali. Il nome generico deriva dal latino 'planta' (pianta
dei piedi), in quanto le specie più comuni crescono in ambienti calpestati; il
nome specifico si riferisce alla radice particolarmente ingrossata. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Plantago weldenii
Rchb.
La piantaggine di Welden è una specie a distribuzione eurimediterranea
presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e
insulare salvo che in Umbria. Sull'Isola dell'Asinara non è molto diffusa; è
presente ad esempio presso le zone pianeggianti di Fornelli e Santa Maria
(Bocchieri, 1988). Cresce generalmente lungo i litorali, su coste sabbiose o
rocciose, su suoli anche subsalsi. Il nome generico deriva dal latino 'planta'
(pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti calpestati; la
specie è dedicata al botanico Franz Ludwig von Welden (1782-1853). Forma
biologica: terofita scaposa/ emicriptofita bienne/ emicriptofita rosulata.
Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
Platycladus orientalis
(L.) Franco
La tuja orientale è una specie endemica della Cina nordoccidentale dove vive
in aree con clima secco e freddo. Fu introdotta in Europa verso la metà del
'700; è l'unica specie del genere
Platycladus
e un tempo veniva inclusa nel
genere
Thuja
. In Europa è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale grazie
alla rapida crescita ed alla resistenza all'inquinamento, e ne sono state
selezionate numerose cultivar; è presente come avventizia in alcune regioni
dell'Italia centro-settentrionale, dal livello del mare agli 800 m circa. Sull'Isola
dell'Asinara è coltivata presso l'Ossario di Campu Perdu (Bocchieri, 1988). Ha
scarsa tendenza ad inselvatichirsi ad opera degli uccelli presso gli abitati e a
volte in luoghi rupestri. In Oriente la specie viene spesso chiamata 'albero della
vita' per la sua longevità e viene frequentemente piantata nei pressi dei templi; il legno viene utilizz
ato per costruzioni
e bruciato a mo' di incenso. Tutte le parti della pianta sono velenose a causa della presenza di thujone. Il vecchio nome
generico (
Thuja
) deriva dal greco 'thyon' (albero odoroso), facendo riferimento alla resina un tempo bruciata al p
osto
dell'incenso per riti religiosi. Il nuovo nome generico in greco significa 'a rami appiattiti'. Il nome specifico allude
all'area d'origine della pianta rispetto all'Europa, l'Oriente. Forma biologica: fanerofita cespitosa/ fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Poa annua
L.
La fienarola annuale è una specie a distribuzione originariamente eurasiatica divenuta oggi subcosmopolita nelle aree
temperate e temperato-
fredde del globo, presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è presente un po'
ovunque ma non è abbondante. Cresce in vegetazioni pioniere calpestate, lungo le strade, ai margini di muri, in coltivi