49
28
Foglie bianco-pelose o grigio-argentine su almeno una
delle due facce
29
28
Foglie verdi su entrambe le facce
30
29
Margine della foglia dentato
Buddleja davidii Franch.
La pianta delle farfalle è una specie di origine orientale introdotta in
Europa per scopi ornamentali, spesso transfuga in ambienti seminaturali;
è presente come avventizia in Italia con ampie lacune, dal livello del mare
agli 800 m circa. Cresce nei greti dei fiumi, ma anche presso ruderi e
macerie purché ombreggiate. È chiamata 'pianta delle farfalle' in quanto
queste sono particolarmente attratte dai fiori. Il genere è dedicato al
botanico inglese Adam Buddle (1662-1715); la specie è dedicata al
missionario e naturalista francese Jean Pierre Armand David (1826-
1900), scopritore di molte piante orientali. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
29
Margine della foglia intero
Olea europaea L.
L'olivo è l'albero mediterraneo per eccellenza; originario delle regioni
mediterranee e dell'Asia Minore, è stato utilizzato e diffuso fin
dall'antichità per l'estrazione dell'olio e per l'impiego diretto dei frutti
nell'alimentazione. In Italia è spontaneo o coltivato in tutta l'area
mediterranea, dal livello del mare ai 900 m circa. L'olivo coltivato ha
portamento arboreo, ed è derivato dall'oleastro, la forma spontanea, che si
distingue per i rami giovani duri e spinescenti, i frutti più piccoli, le foglie
più piccole e ovali ed il portamento arbustivo. Il legno dell'olivo è molto
pregiato, durissimo, a grana forte, di colore giallo-bruno, si presta per
lavori al tornio e d'incisione. L'olivo è anche una bellissima pianta
ornamentale il cui utilizzo come tale si è diffuso negli ultimi anni in gran
parte della Pianura Padana, favorito dalla concomitanza di inverni
abbastanza miti. Il nome generico è quello utilizzato dai Romani, e deriva
dal greco 'elaia'; il nome specifico fa riferimento all'areale tipicamente
mediterraneo. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
30
Foglie almeno 4 volte più lunghe che larghe
Nerium oleander L. subsp. oleander
L'oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e dell'Asia
minore, diffusamente coltivata a scopo ornamentale in varie forme, anche
a fiori doppi. In Italia cresce spontaneamente al Sud presso i litorali,
inoltrandosi all'interno lungo i corsi d'acqua, dal livello del mare ai 300 m
circa. Cresce nella vegetazione riparia degli ambienti mediterranei, sia su
suoli sabbiosi che su greti sassosi, formando spesso una fitta vegetazione.
È una pianta molto tossica in tutte le sue parti per l'uomo e per i
mammiferi in genere: tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) contiene
oleandrina, un glicoside cardiotossico, che ogni anno causa parecchi casi
di avvelenamento anche mortale, a danno soprattutto di escursionisti che
usano i rami per i barbecue. Il nome generico deriva dal greco antico
'naros' (fluente, corrente), in riferimento all'habitat naturale, i greti e le
rive di fiumi e torrenti; il nome specifico deriva dal latino 'olea' (olivo),
probabilmente per l'aspetto delle foglie che richiamano vagamente quelle
dell'olivo. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
30
Foglie meno di 4 volte più lunghe che larghe
31
31
Margine della foglia dentato o dentellato
32
31
Margine della foglia intero
35
32
Foglie subsessili, più larghe verso la base e appuntite all'apice, larghe al massimo 2 cm
Abelia sp.
Il genere
Abelia
comprende 20-30 specie originarie dell'Asia sudorientale
e dell'America centrale. Si tratta di piante ad uso esclusivamente