133
321
Sepali 3 (in realtà 5, di cui 3 molto più grandi degli altri)
322
321
Sepali 5, tutti eguali
324
322
Foglie senza stipole
Helianthemum oelandicum (L.) Dum. Cours. subsp. alpestre (Jacq.) Ces.
L’eliantemo rupino alpestre è un’entità delle montagne dell'Europa meri-
dionale presente lungo tutto l'arco alpino, sull'Appennino centrale e sulle
montagne della Basilicata. La distribuzione regionale è estesa a tutte le aree
montuose del Friuli, con diverse stazioni dealpine nell'alta pianura friulana
nelle aree magredili della provincia di Pordenone; nell'area di studio la spe-
cie è diffusa e comune a quote alte su tutti i massicci calcarei, ad esempio
sul M. Clapsavon, sul M. Tiarfin, sul M. Tinisa ecc. Cresce in prati, pascoli e
ambienti rupestri, su suoli piuttosto primitivi e ricchi in scheletro calcareo,
in siti aridi ed assolati, dalla fascia subalpina a quella alpina (raramente anche
più in basso). Il nome generico deriva dal greco 'helios' (sole) ed 'anthos'
(fiore), quello specifico si riferisce all'isola svedese di Öland, da cui la specie
fu per la prima volta descritta. Forma biologica: camefita suffruticosa. Perio-
do di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie con stipole
323
323
Sepali interni lunghi 5-8 mm. Petali lunghi 7-12 mm. Boccioli più o meno appuntiti all'apice
Helianthemum nummularium (L.) Mill. subsp. obscurum (
Č
elak.) Holub
L’eliantemo maggiore è un’entità appartenente a una specie polimorfa
dell’Europa meridionale articolata in ben sette sottospecie e presente in tutte
le regioni d'Italia; questa sottospecie è presente in tutte le regioni dell’Ita-
lia continentale salvo che in Emilia-Romagna. La distribuzione regionale si
estende su quasi tutto il territorio, dalle coste al settore alpino; nell'area di
studio è più comune a quote medio-basse, ad esempio sui versanti meridio-
nali del M. Nauleni lungo la strada che porta al Passo Pura. Cresce in prati
aridi e negli orli di boschi termofili di latifoglie decidue, su suoli argillosi
piuttosto primitivi e ricchi in scheletro, aridi d'estate, da basici a subacidi, dal
livello del mare alla fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'helios'
(sole) ed 'anthos' (fiore), quello specifico dal latino 'nummus' (moneta) per
i fiori simili a monete d'oro. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo
di fioritura: maggio-agosto.
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Sepali interni lunghi 7-10 mm. Petali lunghi 10-18 mm. Boccioli più o meno arrotondati all'apice
Helianthemum nummularium (L.) Mill. subsp. grandiflorum (Scop.) Schinz & Thell.
L’eliantemo maggiore a fiori grandi è un’entità appartenente a una specie po-
limorfa dell’Europa meridionale articolata in ben sette sottospecie e presente
in tutte le regioni d'Italia; questa sottospecie è presente in tutte le regioni
dell’Italia continentale salvo che in Puglia. La distribuzione regionale è estesa
a tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio è diffusa soprattutto sui
massicci calcarei a quote alte, come sul M. Tiarfin, sul M. Clapsavon, presso
Forcella Tragonia ecc. Cresce in pascoli subalpini e alpini su suoli ricchi in
scheletro calcareo, a volte sulle rupi, in ambienti assolati. Il nome generico
deriva dal greco 'helios' (sole) ed 'anthos' (fiore), quello specifico dal latino
'nummus' (moneta) per i fiori gialli simili a monete d'oro; il nome della sot-
tospecie si riferisce ai fiori particolarmente grandi. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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