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Galeopsis pubescens Besser subsp. pubescens
La canapetta pubescente è una pianta annua a distribuzione prevalentemente
centroeuropea presente in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale, in
Abruzzo, Molise e Campania. La distribuzione regionale copre quasi tutto il
territorio, con qualche lacuna nella bassa e media pianura friulana; nell'area
di studio la specie è diffusa soprattutto presso gli abitati a quote basse. Cre-
sce in siepi, ruderi, campi ed incolti, dal livello del mare a circa 1200 m. Il
nome generico creato da Linneo deriva dal greco 'galè' (donnola) e 'òpsis'
(aspetto), cioè fiori con aspetto di donnola', a causa del caratteristico profilo
dei fiori, simile a quello di una donnola; il nome specifico si riferisce alla
pelosità della pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
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Labbro inferiore con lobi basali nulli o ridotti a piccoli denti
292
291
Labbro inferiore trilobato, con 2 lobi basali ben sviluppati
294
292
Corolla con tubo ricurvo
Lamium maculatum L.
La falsa ortica macchiata è una specie a vasta distribuzione eurasiatica comu-
nissima in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sicilia. La distribuzione regio-
nale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è abbastanza
comune soprattutto presso gli abitati e a quote piuttosto basse. Originaria di
boschi periodicamente inondati, cresce oggi in vegetazioni ruderali, ai mar-
gini di boschi disturbati, nelle siepi, lungo viottoli ombreggiati e muretti a
secco, nelle discariche, su suoli argillosi freschi e sciolti, subneutri, ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. I germogli
e le foglie giovani sono commestibili previa cottura. Il nome generico propo-
sto da Linneo è tratto da Plinio: deriva forse dal greco 'laimos' (fauci, gola),
alludendo all'aspetto della corolla; il nome specifico si riferisce alle macchie
scure spesso presenti sulle foglie. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Pe-
riodo di fioritura: marzo-dicembre.
292
Corolla con tubo diritto
293
293
Pianta perenne alta più di 3 dm. Foglie più larghe di 5 cm. Antere glabre (lente!)
Lamium orvala L.
La falsa ortica maggiore è una specie a distribuzione prevalentemente illiri-
co-balcanica presente anche in Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto
Adige, Friuli Venezia Giulia e Puglia. La distribuzione regionale si estende
su quasi tutto il territorio; nell'area di studio la specie è diffusa soprattutto
a quote basse, ma non molto comune; presso gli Stavoli Hinter der Orbe
raggiunge però i 1600 m. Cresce nei boschi di latifoglie decidue, soprattutto
ai loro margini e nelle radure, nei cedui, nelle siepi, lungo sponde ombrose
e nei boschetti a robinia e sambuco, su suoli argillosi freschi, piuttosto pro-
fondi, neutri, ricchi in composti azotati, dal livello del mare ai 1200 m circa
(a volte anche più in alto). Il nome generico proposto da Linneo è tratto da
Plinio: deriva forse dal greco 'laimos' (fauci, gola), alludendo all'aspetto della
corolla; il nome specifico, di etimologia incerta, nel Medioevo veniva usato
per designare una specie di salvia. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Pianta annua alta meno di 3 dm. Foglie più strette di 5 cm. Antere con un ciuffo di lunghi peli
Lamium purpureum L.
La falsa ortica purpurea è una pianta annua a vasta distribuzione eurasiatica
di antica introduzione ai margini dell'areale (archeofita), diffusa in tutte le
regioni d’Italia salvo che in Calabria e Sicilia. La distribuzione regionale si
estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è frequente soprat-
tutto presso gli abitati, raggiungendo i 1400 m a Sauris di Sopra e presso gli
Stavoli Hinter der Orbe. Cresce in ambienti ruderali, nei giardini, in vigne
e coltivi, ai margini di viottoli e muretti, nelle discariche, su suoli sabbio-
so-argillosi sciolti, neutri, abbastanza freschi ma subaridi d'estate, ricchi in
composti azotati ma poveri in calcio e humus, dal livello del mare alla fascia
montana. I getti giovani sono commestibili previa cottura. Il nome generico
proposto da Linneo è tratto da Plinio: deriva forse dal greco 'laimos' (fauci,
gola), alludendo all'aspetto della corolla; il nome specifico si riferisce al colo-
re delle foglie superiori, che sono spesso arrossate. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
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