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Fusto peloso su facce opposte nella metà superiore. Pianta con lunghi stoloni striscianti
Ajuga reptans L.
La bugola strisciante è una specie a distribuzione prevalentemente europea
presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su
tutto il territorio; nell'area di studio la specie è comune soprattutto a quote
basse e presso gli abitati. Gli ambienti originari sono probabilmente le radu-
re dei boschi mesofili di latifoglie decidue e i prati stabili, su suoli argillosi
piuttosto freschi ed abbastanza ricchi in composti azotati, dal livello del mare
alla fascia montana; essendo in grado di riprodursi vegetativamente per sto-
loni la specie è oggi comunissima in ambienti disturbati come parchi, giardini
ed aiuole ove l'influenza dell'uomo ha eliminato le specie concorrenti. Un
tempo la pianta era usata per curare le ferite. Il nome generico deriva dal
latino ‘jugum' preceduto dalla 'a' privativa, ad indicare l'assenza del labbro
superiore della corolla; il nome specifico in latino significa 'strisciante', e si
riferisce ai lunghi stoloni. Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo
di fioritura: aprile-giugno (gennaio-marzo in Sicilia).
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Fusto peloso tutt'attorno nella metà superiore. Piante senza stoloni
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Foglie verdi-scure, le basali subeguali a quelle del fusto, e scomparse alla fioritura. Brattee superiori di
solito più piccole dei fiori
Ajuga genevensis L.
La bugola ginevrina è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in
tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Molise, Basilicata e forse
Calabria (da lungo tempo non ritrovata in Campania). La distribuzione re-
gionale, con qualche lacuna, si estende a quasi tutto il territorio; nell'area di
studio la specie è diffusa, ad esempio nei dintorni del Passo Pura, ma meno
comune di
A. reptans
. Cresce in vegetazioni ruderali, più raramente nei prati,
su suoli per lo più calcarei, subaridi, non molto ricchi in composti azotati,
dal livello del mare a 1800 m circa. Il nome generico deriva dal latino 'jugum'
preceduto dalla 'a' privativa, ad indicare l'assenza del labbro superiore della
corolla; il nome specifico si riferisce alla città di Ginevra. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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Foglie verdi-giallastre, le basali più grandi di quelle del fusto, persistenti. Brattee superiori di solito più
lunghe dei fiori
Ajuga pyramidalis L.
La bugola piramidale è una specie delle montagne dell'Europa meridionale,
presente e abbastanza comune lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino
ligure, con popolazioni disgiunte sulle montagne dell'Abruzzo. La distribu-
zione regionale è centrata sul settore alpino (Alpi Carniche e Giulie), con
qualche stazione sulle Prealpi; nell'area di studio la specie è comune, soprat-
tutto al di sopra della fascia montana nelle aree con substati silicei. Cresce in
pascoli e prati, su suoli piuttosto acidi e su substrati prevalentemente silicei,
dalla fascia montana a quella alpina. Il nome generico deriva dal latino 'ju-
gum' preceduto dalla 'a' privativa, ad indicare l'assenza del labbro superiore
della corolla; il nome specifico si riferisce alla forma piramidale dell'infiore-
scenza. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-
luglio.
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Calice diviso sino alla base in 5 segmenti lineari. Pianta con fiori azzurri, radicante nelle fessure delle rocce
Paederota bonarota (L.) L.
La bonarota azzurra è un relitto preglaciale endemico delle Alpi orientali
meridionali, presente in Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. La
distribuzione regionale si estende su tutte le aree montuose del Friuli; nell'a-
rea di studio è diffusa sui massicci con substrati calcarei, come ad esempio
sul M. Tiarfin, sul M. Tinisutta e sul M. Tinisa, ma è meno comune di
P. lutea
e più legata ad ambienti di altitudine; sui ghiaioni del versante meridionale
del M. Nauleni scende però sino a 1200 m assieme ai grandi massi precipitati
dall'alto. Cresce esclusivamente fra le fessure delle rocce calcaree o dolomiti-
che, in ambienti piuttosto esposti e assolati, dalla fascia montana superiore a
quella alpina. Il nome generico forse deriva da quello di una pianta menzio-
nata da Plinio, il 'paideros'; il nome specifico è dedicato a Filippo Bonarota,
senatore fiorentino e protettore del grande botanico e micologo Pier Antonio
Micheli (1679-1737). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fio-
ritura: giugno-agosto.
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