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Antirrhinum majus L. subsp. majus
La bocca di leone comune è una specie originaria della regione mediterranea
sudoccidentale ma oggi divenuta eurimediterranea, presente in tutte le regio-
ni d’Italia; al Nord è stata spesso introdotta a scopo ornamentale e appare
come pianta avventizia inselvatichita. La distribuzione regionale, piuttosto
lacunosa, si estende dalle coste sino ai fondovalle del settore montuoso del
Friuli; nell'area di studio appare qua e là sui muri presso gli abitati, in genere
a quote basse. Cresce in luoghi aridi e assolati, spesso su muri o su rocce
calcaree, dal livello del mare alla fascia collinare. Il nome generico deriva
dal greco ‘anti’ (davanti) e ‘rhis, rhinos’ (naso), alludendo alla forma della
corolla; il nome specifico si riferisce alle maggiori dimensioni rispetto ad altre
specie congeneri. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura:
maggio-settembre.
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Fiori profumati. Sperone filiforme, attenuato all'apice, lungo ca. 1.5 volte l'ovario. Logge dell'antera
ravvicinate e parallele
Platanthera bifolia (L.) Rich.
La platantera comune ha una vasta distribuzione eurasiatica ed è presente in
tutte le regioni dell’Italia continentale. La distribuzione regionale si estende
dal Carso al settore alpino del Friuli, con ampie lacune nella bassa pianura;
nell'area di studio la specie è piuttosto rara e localizzata: la stazione più alta
è sul M. Pezzocucco a 1500 m; come tutte le orchidee, la pianta è protetta
(D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce ai margini e nelle radure dei boschi,
su suoli limoso-argillosi piuttosto poveri in composti azotati, da neutri a su-
bacidi, alternativamente freschi e subaridi, dal livello del mare ai 2000 m cir-
ca. La specie è impollinata prevalentemente da farfalle notturne, il che spiega
il lungo sperone e l'aspetto poco appariscente dei fiori. Il nome generico,
dal greco 'platys' (largo) ed 'antherôs' (antere) allude alla forma allargata del
pollinario, quello specifico al fatto che spesso (ma non sempre) la pianta pre-
senta due sole foglie. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
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Fiori quasi senza odore. Sperone ingrossato verso l'apice, lungo ca. 2 volte l'ovario. Logge dell'antera
discoste e divergenti alla base
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb.
La platantera verdastra è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione
regionale, molto lacunosa, si estende dal Carso ai fondovalle del settore al-
pino; nell'area di studio la specie è rara e confinata a quote relativamente
basse; come tutte le orchidee, la pianta è protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009
n. 74). Cresce in praterie seminaturali piuttosto fresche ed umide, talvolta
con ristagno d'acqua, su suoli limoso-argillosi abbastanza ricchi in basi ed in
composti azotati, dal livello del mare ai 1200 m circa. La specie è impollinata
prevalentemente da farfalle notturne, il che spiega il lungo sperone e l'aspet-
to poco appariscente dei fiori. Il nome generico, dal greco 'platys' (largo) ed
'antherôs' (antere) allude alla forma allargata del pollinario, quello specifico
al colore verdastro dei fiori. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Fiori tutti o in massima parte gialli o giallastri
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Fiori almeno in gran parte non gialli
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Foglie (almeno quelle basali) chiaramente picciolate
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Foglie tutte senza picciolo ben distinto
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