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Stachys recta L. subsp. grandiflora (Caruel) Arcang.
La stregona gialla a fiori grandi è un’entità appartenente ad un complesso
a distribuzione centrata sulle montagne europee del Mediterraneo, in Italia
presente sulle Alpi orientali dalla Lombardia al Friuli e lungo tutti gli Appen-
nini dall'Emilia alla Calabria. La distribuzione regionale si estende su tutte
le aree montuose del Friuli, con alcune stazioni dealpine nell'alta pianura
friulana in provincia di Pordenone. Cresce lungo i greti dei torrenti, in prati
aridi, nelle fessure delle rocce, in ambienti assolati, su suoli primitivi di na-
tura calcarea o dolomitica, con optimum nella fascia montana inferiore. La
pianta contiene diversi olii essenziali ed era usata nella medicina popolare
come stimolante, vulneraria, tonica e purgativa. Sembra però che sia tossica
se assunta in alte dosi. Il nome generico deriva dal greco 'stachys' (spiga) per
la forma dell'infiorescenza; il nome specifico si riferisce anch’esso all’infio-
rescenza che appare eretta, diritta. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-settembre. Syn:
Stachys recta
L. subsp.
labiosa
(Bertol.) Briq.
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Fiori di color giallo pallido. Pianta radicante nelle fessure delle rocce
Paederota lutea Scop.
La bonarota gialla è un relitto preglaciale endemico delle Alpi orientali me-
ridionali, presente in Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli. La distribuzione
regionale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con una lacu-
na nella parte centrale delle Alpi Carniche; nell’area di studio è abbastanza
frequente su tutti i massicci con substrati calcarei. Cresce esclusivamente
fra le fessure di rocce calcaree o dolomitiche, di solito su pareti verticali, in
ambienti piuttosto esposti e assolati, dalla fascia montana a quella alpina. Il
nome generico forse deriva da quello di una pianta menzionata da Plinio, il
'paideros'; il nome specifico si riferisce ai fiori giallastri. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fiori di color giallo vivo. Piante non radicanti nelle fessure delle rocce
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Corolla bilabiata, con labbro inferiore più grande del superiore, diviso in 3 lobi a loro volta bilobati
Euphrasia minima Jacq. ex DC.
L’eufrasia minore è una pianta annua delle montagne dell'Europa centrale
e meridionale, in Italia comune lungo tutto l'arco alpino e più rara sull'Ap-
pennino centro-settentrionale e in Sardegna. La distribuzione regionale è
centrata sul settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie) con
pochissime stazioni sulle Prealpi; nell’area di studio, ove prevalgono le forme
a fiori bianchi, è abbastanza diffusa al di sopra della fascia montana nelle aree
con substrati silicei. Cresce in prati aridi, nardeti, festuceti e brughiere, con
optimum su substrati silicei o suoli acidificati, dalla fascia montana superiore
a quella alpina. Il colore dei fiori è estremamente variabile, dal giallo al bian-
co. Le piante di questo genere sono emiparassite (parzialmente parassite)
e ottengono alcuni elementi minerali dalla pianta ospite; a differenza delle
piante totalmente parassite, possiedono radici e foglie verdi e possono anche
sopravvivere per conto proprio. Il nome generico deriva dal greco e significa
'trovarsi bene': la corolla simile ad un occhio con ciglia suggeriva proprietà
per la cura delle malattie oculari; il nome specifico si riferisce alle piccole
dimensioni rispetto ad altre specie congeneri. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Corolla di aspetto diverso
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