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Petali liberi
Liparis loeselii (L.) Rich.
La liparide è un’orchidea a vasta distribuzione circumboreale, in Italia pre-
sente, ma rarissima, in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli. La
distribuzione regionale, molto frammentaria, comprende alcune stazioni
nei fondovalle delle Alpi e Prealpi Carniche e altre site nella media e bas-
sa pianura friulana; nell'area di studio la specie è molto rara e confinata a
quote piuttosto basse; come tutte le orchidee, la pianta è protetta (D.P.Reg.
20 marzo 2009 n. 74). Cresce in siti umidi come prati torbosi, paludi e de-
pressioni intradunali acquitrinose, al di sotto della fascia montana superiore.
Il nome generico deriva dal greco 'liparos' (grasso, brillante), in riferimento
alla lucentezza delle foglie, la specie è dedicata a Johann Loesel (1607-1655),
medico e botanico tedesco di Königsberg in Prussia. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Petali saldati tra loro
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Calice con denti piegati a falce
Melampyrum pratense L. subsp. pratense
La spigarola bianca commutata appartiene a una specie eurosiberiana, pre-
sente, con due sottospecie, in Italia settentrionale e in Toscana. Nella no-
stra regione la subsp.
pratense
è rara e con distribuzione tendenzialmente
prealpico-carsica, ma con alcune stazioni anche nella bassa pianura friulana;
nell’area di studio è invece piuttosto comune, e si associa alla subsp.
com-
mutatum
(Tausch ex A. Kern.) C.E. Britton, che si differenzia per le brattee
superiori dell’infiorescenza dentate tutt’attorno. Cresce nelle radure e lungo i
margini di boschi di latifoglie decidue, soprattutto querceti e faggete termofi-
le, in cedui aperti e cespuglieti, su suoli piuttosto acidi, al di sotto della fascia
montana superiore. Le piante di questo genere sono emiparassite (parzial-
mente parassite) e ottengono alcuni elementi minerali dalla pianta ospite; a
differenza delle piante totalmente parassite, possiedono radici e foglie verdi e
possono anche sopravvivere per conto proprio senza parassitare altre piante.
La pianta è debolmente tossica (aucubina). Il nome generico deriva dal greco
'melas' (nero) e 'pyros' (farina), in quanto i semi mescolati con quelli del
grano rendevano scuro il pane, il nome specifico si riferisce all’habitat.
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Calice con denti diritti
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Brattee verdi. Calice con denti triangolari. Corolla lunga 6-8(-11) mm
Melampyrum sylvaticum L. subsp. sylvaticum
La spigarola delle foreste è una pianta annua a distribuzione prevalentemen-
te europea, presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale e sulle mon-
tagne dell'Abruzzo. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le
aree montuose del Friuli; nell’area di studio la specie è abbastanza frequente,
soprattutto nelle aree con substrati silicei. Cresce in boschi di conifere e ce-
spuglieti subalpini, su suoli piuttosto acidi o acidificati, piuttosto freschi, con
optimum nelle fasce montana e subalpina. Le piante di questo genere sono
emiparassite (parzialmente parassite) e ottengono alcuni elementi minerali
dalla pianta ospite; a differenza delle piante totalmente parassite, possiedono
radici e foglie verdi e possono anche sopravvivere per conto proprio senza
parassitare altre piante. La pianta debolmente tossica (aucubina). Il nome
generico deriva dal greco 'melas' (nero) e 'pyros' (farina), in quanto i semi
mescolati con quelli del grano rendevano scuro il pane; il nome specifico si
riferisce all'habitat boschivo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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Brattee purpuree o violette alla fioritura. Calice con denti a forma di lesina. Corolla lunga 15-30
mm
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1...,108,109,110,111,112,113,114,115,116,117 119,120,121,122,123,124,125,126,127,128,...508