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Foglie medie e superiori da rotonde ad ovali, brevemente picciolate, con apice ottuso. Germogli prostrati
Veronica beccabunga L.
L’erba grassa è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in tutte
le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende dal Carso al settore
alpino, con ampie lacune soprattutto nella bassa pianura friulana; nell'area
di studio la specie è diffusa e localmente comune, fino alla fascia subalpina.
Cresce in fossi con acqua corrente, sorgenti, vegetazioni palustri, su suoli
fangosi eutrofici ed umiferi, dalle pianure alla fascia subalpina. Il nome gene-
rico è di etimologia molto incerta: secondo alcuni deriva dalla leggenda della
Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto prima della
crocifissione, alludendo alle venature più scure nella corolla presto caduca di
alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono precocemente, durante la
settimana santa, altri invece pensano che sia legato a legato a Santa Veronica
da Binasco (1445-1497); il nome specifico sembra derivare dalla latinizza-
zione di antichi termini germanici. Forma biologica: emicriptofita reptante.
Periodo di fioritura: aprile-settembre.
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Foglie medie e superiori lanceolate, sessili, con apice acuto. Germogli eretti
Veronica anagallis-aquatica L. subsp. anagallis-aquatica
La veronica acquatica è una specie a distribuzione originariamente eurosi-
beriana divenuta oggi subcosmopolita, presente in tutte le regioni d’Italia.
La distribuzione regionale si estende dalla costa al settore alpino, con qual-
che lacuna nelle aree magredili della provincia di Pordenone e nelle Alpi
e Prealpi Giulie; in Carso la specie ha la distribuzione bicentrica di altre
specie igrofile (Isontino e Muggesano); nell'area di studio è piuttosto rara e
solitamente ristretta a quote basse. Cresce in canneti e fossi, su suoli fangosi
poveri in calcio dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Un tempo
i getti giovani venivano mangiati in insalata, da cui il vecchio nome locale di
‘crescione’. Il nome generico è di etimologia molto incerta: secondo alcuni
deriva dalla leggenda della Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con
un fazzoletto prima della crocifissione, alludendo alle venature più scure nel-
la corolla presto caduca di alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono
precocemente, durante la settimana santa, altri invece pensano che sia legato
a legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497). Forma biologica: emicrip-
tofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
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Fusti striscianti
Veronica officinalis L.
La veronica medicinale, o tè svizzero, è una specie a vasta distribuzione cir-
cumboreale presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si
estende su quasi tutto il territorio, con ampie lacune soprattutto nella media
e bassa pianura friulana; nell'area di studio la specie è diffusa e abbastanza
comune soprattutto nelle aree con substrati silicei, ad. es. presso Sauris di
Sopra, sul M. Pezzocucco, sul M. Rucke ecc. Cresce in boschi, cedui, radure
e brughiere, su substrati silicei, dal livello del mare sino ai 2000 m. L'uso
dell’infuso, chiamato 'tè svizzero', si diffuse alla fine del XVII secolo, come
surrogato del tè cinese. Il nome generico è di etimologia molto incerta: se-
condo alcuni deriva dalla leggenda della Veronica, la donna che pulì il volto
di Cristo con un fazzoletto prima della crocifissione, alludendo alle venature
più scure nella corolla presto caduca di alcune specie o al fatto che molte
specie fioriscono precocemente, durante la settimana santa, altri invece pen-
sano che sia legato a legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497); il nome
specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) e si riferisce all'antico
uso a scopo medicinale. Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fusti eretti
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