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Labbro superiore della corolla lungo ca. 1/3 della parte indivisa
Scrophularia canina L. subsp. canina
La scrofularia comune è una specie a distribuzione eurimediterranea presen-
te in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende dalla costa
ai fondovalle del settore alpino, ove viene sostituita più in alto da
S. hoppii
;
nell'area di studio è abbastanza rara e confinata a quote basse. Gli ambienti
primari sono i ghiaioni calcarei, ma oggi la specie è più frequente in siti di-
sturbati quali cave abbandonate, massicciate ferroviarie e dotti industriali,
dal livello del mare alla fascia montana inferiore. La pianta è leggermente
tossica (iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata
credenza che alcune specie del genere fossero un efficace rimedio contro la
scrofola, un'infezione dei linfonodi; il nome specifico si riferisce all’antico
uso contro la scabbia dei cani. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Perio-
do di fioritura: aprile-settembre.
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Labbro superiore della corolla lungo almeno metà della parte indivisa
Scrophularia hoppii W.D.J. Koch
La scrofularia di Hoppe è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale diffusa lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Val d'Aosta) e sugli Ap-
pennini (salvo che in Emilia-Romagna e Calabria). La distribuzione regionale
si estende su tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio è diffusa
e abbastanza comune, soprattutto sui versanti arenacei franosi fra Sauris e
Casera Razzo, ma anche altrove come presso Casera Losa. Cresce su pietraie,
ghiaioni, greti dei torrenti montani, dalla fascia montana a quella subalpina
(lungo i greti spesso anche a quote più basse). La pianta è leggermente tossica
(iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata credenza
che alcune specie del genere fossero un efficace rimedio contro la scrofola,
un'infezione dei linfonodi; la specie è dedicata a D. H. Hoppe (1760-1846),
botanico di Ratisbona ed esploratore della flora alpina. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre. Syn.:
Scrophu-
laria juratensis
Schleicher
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Foglie non composte
Verbena officinalis L.
La verbena comune è una specie eurasiatica divenuta oggi subcosmopolita
presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende dalla
costa alle aree montuose del Friuli, con lacune nel settore alpino; nell'area
di studio la specie è più frequente a quote basse e presso gli abitati. Cresce
in vegetazioni ruderali lacunose, nelle discariche, lungo margini stradali, su
muri, lastricati, aiuole, giardini, su suoli limoso-argillosi abbastanza freschi e
ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
Nell'antichità era pregiata come pianta medicamentosa. Il nome generico, di
etimologia incerta, era il nome classico romano per le 'piante d'altare' in ge-
nerale; il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia), per le
presunte proprietà curative. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-agosto.
190
Foglie composte (divise in foglioline separate tra loro)
191
191
Petali saldati alla base
192
191
Petali liberi
194
1...,89,90,91,92,93,94,95,96,97,98 100,101,102,103,104,105,106,107,108,109,...508