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Fogliolina centrale con peduncolo più lungo di 1 cm. Squame involucrali esterne del capolino brevi, non
raggianti. Frutti nerastri
Bidens frondosus L.
La forbicina frondosa è una specie di origine nordamericana presente in tut-
te le regioni d’Italia tranne che in Puglia e Sardegna. È ormai ampiamente
diffusa nella nostra regione, dove minaccia la sopravvivenza dell'autoctona
B. tripartitus
; nell'area di studio la specie è confinata a quote basse e non è
comune. Si tratta di una neofita esotica naturalizzata, invasiva e ad elevata
competitività vegetativa e riproduttiva. Introdotta in Italia nel XVIII secolo
come pianta coltivata in orto botanico, si è successivamente diffusa in modo
accidentale. I formidabili appigli del frutto garantiscono alla pianta una dif-
fusione per epizoocoria (attraverso il pelo degli animali e gli abiti umani).
Cresce in ambienti umidi secondari e degradati, di norma su suoli fangosi
soggetti a inondazioni temporanee: fossi, alvei, stagni, sponde di cave, sol-
chi umidi nei campi e nei prati, scarpate ferroviarie, strade urbane, sentieri,
boschi ripariali, dal livello del mare ai 300 m circa. Il nome generico deriva
dal latino 'bis' (due) e 'dens' (dente), e allude all'apice bidentato dei frutti di
alcune specie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
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Foglie pelose. Fiori disposti in capolini
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum
La canapa acquatica è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuro-
pea presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende
dalla costa alle Alpi sino alla fascia montana superiore; nell'area di studio
la specie è poco comune e generalmente confinata a quote basse. L'habitat
originario è forse dato dai grandi alvei dei fiumi, da cui la specie si è trasferita
nelle schiarite e negli orli boschivi, restando legata a stazioni fresche e a suoli
limoso-argillosi profondi, ricchi in composti azotati, a volte anche subsalsi,
dal livello del mare alla fascia montana. La pianta è nota fin dall'antichità
per le sue proprietà vulnerarie, aperitive, vermifughe e purganti; nelle foglie
e nelle radici sono però presenti il glucoside eupatorina e alcaloidi pirrolizi-
dinici che hanno proprietà epatotossiche e cancerogene. Il nome generico
fa riferimento a Mitriade Eupatore, re del Ponto nel I secolo a.C., al quale
si attribuisce il primo utilizzo medicinale; il nome specifico si riferisce alle
foglie vagamente simili a quelle della canapa. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Foglie glabre. Fiori non disposti in capolini
Valeriana tripteris L. subsp. austriaca E. Walther
La valeriana trifogliata è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale presente, con tre sottospecie, in tutte le regioni dell'Italia continentale
salvo che in Puglia e forse in Basilicata; la subsp.
austriaca
è segnalata solo
in Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Nell'area di studio la specie
è diffusa e comune, soprattutto nelle faggete. Cresce in radure e margini di
faggete umide, di solito su suoli pietrosi di natura calcarea, dai 600 ai 2100
m, raramente anche più in basso o più in alto. Tutte le specie di valeriana
contengono olii essenziali e alcaloidi; si usa la radice (che però ha un odore
sgradevole) che ha proprietà sedative e calmanti, favorendo il sonno. Il nome
generico deriva dal latino 'valere' (rigoroso, sano); il nome specifico, che in
greco significa ‘con tre ali’, si riferisce alle foglie spesso divise in tre segmenti.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie palmato-divise
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Foglie pennato-divise
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1...,83,84,85,86,87,88,89,90,91,92 94,95,96,97,98,99,100,101,102,103,...508