88
179
Petali lunghi 12-18 mm, leggermente ripiegati in avanti, rosa o azzurri
180
180
Petali rosa. Peduncoli fruttiferi eretti
Geranium sylvaticum L.
Il geranio silvano è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in
tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Puglia e Campania. La di-
stribuzione regionale si estende a tutte le aree montuose del Friuli; nell'area
di studio la specie è molto comune. Cresce in ambienti ricchi in humus nelle
schiarite boschive e nei prati concimati presso le stalle, sino ai 2300 m circa,
ma con optimum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco
'géranos' che significa 'gru' e allude al lungo becco che sormonta i frutti;
il nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
180
Petali azzurro-violetti. Peduncoli fruttiferi ricurvi
Geranium pratense L. subsp. pratense
Il geranio dei prati è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente
lungo tutto l'arco alpino (dubitativamente in Val d'Aosta) e sull'Appenni-
no Tosco-Emiliano. La distribuzione regionale è estesa a tutta l'area alpina
del Friuli, con isolate stazioni sulle Prealpi Carniche; nell'area di studio la
specie è piuttosto comune. Cresce in prati falciabili e al margine dei boschi,
su suoli freschi generalmente umidi e ricchi di humus, neutri o alcalini, con
optimum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'géranos'
che significa 'gru' e allude al lungo becco che sormonta i frutti, quello speci-
fico si riferisce all'habitat. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
181
Fiori in capolini circondati da un involucro di brattee o di squame
182
181
Fiori non in capolini
187
182
Fiori gialli
183
182
Fiori rosa, violetti o porporini
184
183
Fogliolina centrale con peduncolo più lungo di 1 cm. Squame involucrali esterne del capolino brevi, non
raggianti. Frutti nerastri
Bidens frondosus L.
La forbicina frondosa è una specie di origine nordamericana presente in tut-
te le regioni d’Italia tranne che in Puglia e Sardegna. È ormai ampiamente
diffusa nella nostra regione, dove minaccia la sopravvivenza dell'autoctona
B. tripartitus
; nell'area di studio la specie è confinata a quote basse e non è
comune. Si tratta di una neofita esotica naturalizzata, invasiva e ad elevata
competitività vegetativa e riproduttiva. Introdotta in Italia nel XVIII secolo
come pianta coltivata in orto botanico, si è successivamente diffusa in modo
accidentale. I formidabili appigli del frutto garantiscono alla pianta una dif-
fusione per epizoocoria (attraverso il pelo degli animali e gli abiti umani).
Cresce in ambienti umidi secondari e degradati, di norma su suoli fangosi
soggetti a inondazioni temporanee: fossi, alvei, stagni, sponde di cave, sol-
chi umidi nei campi e nei prati, scarpate ferroviarie, strade urbane, sentieri,
boschi ripariali, dal livello del mare ai 300 m circa. Il nome generico deriva
dal latino 'bis' (due) e 'dens' (dente), e allude all'apice bidentato dei frutti di
alcune specie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
1...,86,87,88,89,90,91,92,93,94,95 97,98,99,100,101,102,103,104,105,106,...508