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Orobanche caryophyllacea Sm.
Il succiamele garofanato è una pianta annua diffusa in Europa centro-meri-
dionale e presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna. La distri-
buzione regionale, piuttosto lacunosa, si estende dalla pianura friulana (ove
è rara) al Carso e alle aree montuose del Friuli; nell'area di studio la specie
non sembra essere molto comune. Cresce in vegetazioni erbacee seminatu-
rali, spesso nei prati aridi, su suoli sia calcarei che marnoso-arenacei purché
ricchi in basi, aridi d'estate, parassitando specie di
Rubiaceae
ed
Asteraceae
,
dal livello del mare a 1500 m circa. La pianta è debolmente velenosa per la
presenza di aucubina ed è priva di clorofilla, ricavando tutta l’energia dalle
radici delle piante ospiti. Il nome generico, dal greco 'orobos' (una Fabacea)
e 'anchone' (strangolare, soffocare), allude al parassitismo di tutte le specie;
il nome specifico si riferisce all’odore di garofano (caryophyllus) emanato dai
fiori. Forma biologica: terofita parassita. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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Corolla giallastra con apice spesso soffuso di violetto. Labbro inferiore della corolla glabro
Orobanche minor Sm.
Il succiamele minore è una pianta annua a distribuzione eurasiatica oggi di-
venuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione
regionale, molto sparsa e frammentaria ma probabilmente non ancora ben
nota, sembra concentrarsi sulle aree montuose del Friuli, con qualche sta-
zione anche nella pianura friulana; nell'area di studio sembra essere poco
comune: è stata osservata ad esempio presso lo Stavolo Hotzach a 1400 m.
Cresce come parassita soprattutto su
Fabaceae
, sia spontanee che coltivate,
dal livello del mare alla fascia montana. La pianta è debolmente velenosa per
la presenza di aucubina ed è priva di clorofilla, ricavando tutta l’energia dalle
radici delle piante ospiti. Il nome generico, dal greco 'orobos' (una Fabacea)
e 'anchone' (strangolare, soffocare), si riferisce al parassitismo di tutte le spe-
cie; il nome specifico si riferisce alle dimensioni minori dei fiori rispetto a
quelli di altre specie congeneri. Forma biologica: terofita parassita. Periodo
di fioritura: aprile-luglio.
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Corolla rosa o rossastra. Labbro inferiore della corolla peloso
150
150
Stami inseriti 3-6 mm sopra la base della corolla. Corolla rosea, opaca all'interno. Parassita di Medicago e
Melilotus
Orobanche lutea Baumg.
Il succiamele giallo è una pianta annuale parassita a distribuzione eurasiati-
co-sudeuropea presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Val d'Aosta e
Abruzzo. Nella nostra regione è piuttosto rara e localizzata dal Carso all'alta
valle del Tagliamento, con rare e sparse stazioni in pianura; nell'area di studio
sembra essere piuttosto rara. Cresce in prati aridi, su suoli limoso-argillosi
ricchi in basi, piuttosto profondi e sciolti, parassitando diverse piante, so-
prattutto
Fabaceae
e
Asteraceae
, dal livello del mare ai 1600 m circa. La pianta
è debolmente velenosa per la presenza di aucubina ed è priva di clorofilla,
ricavando tutta l’energia dalle radici delle piante ospiti. Il nome generico, dal
greco 'orobos' (una Fabacea) e 'anchone' (strangolare, soffocare), allude al
parassitismo di tutte le specie; il nome specifico si riferisce al colore spesso
giallastro della pianta. Forma biologica: terofita parassita. Periodo di fioritu-
ra: maggio-luglio.
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Stami inseriti alla base della corolla. Corolla rossastra, lucida all'interno. Parassita di diverse Fabaceae
Orobanche gracilis Sm.
Il succiamele gracile è una pianta annua parassita diffusa in Europa meri-
dionale e presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Val d'Aosta. La
distribuzione regionale copre quasi l’intero territorio; nell'area di studio è
sicuramente la più comune specie del genere. Cresce in vegetazioni erba-
cee seminaturali come prati aridi e lande, su suoli calcarei o limoso-argillosi
di origine marnoso-arenacea, parassitando diverse specie di
Fabaceae
, dal li-
vello del mare alla fascia montana. La pianta è debolmente velenosa per la
presenza di aucubina ed è priva di clorofilla, ricavando tutta l’energia dalle
radici delle piante ospiti. Il nome generico, dal greco 'orobos' (una Fabacea)
e 'anchone' (strangolare, soffocare), allude al parassitismo di tutte le specie.
Forma biologica: terofita parassita. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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