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Foglie (almeno quelle basali) più larghe di 1 cm
Origanum vulgare L. subsp. vulgare
L'origano comune è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea pre-
sente con tre sottospecie in tutte le regioni d’Italia; la sottospecie nominale
manca nelle estreme regioni meridionali. La distribuzione regionale è di tipo
alpico-carsico estesa alle aree magredili dell’alta pianura friulana; nell'area di
studio la specie è comune in siti caldo-aridi, come sui versanti meridionali
del M. Nauleni lungo la strada che da Ampezzo porta al Passo Pura. Cresce
in orli di boscaglie termofile di latifoglie decidue e nelle siepi, su scarpate
incespugliate, in radure boschive molto aperte, su suoli subaridi, da primitivi
e ricchi in scheletro a limoso-argillosi, ricchi in basi ma talvolta subacidi, dal
livello del mare ai 1400 m circa (a volte anche più in alto). Le foglie essic-
cate, ricche di olii essenziali, sono notissime come condimento nella cucina
mediterranea, in Italia, in Grecia ma anche in Messico (anche se l'origano
in vendita come droga essiccata si ricava spesso da diverse piante, tra cui,
oltre all’origano vero e proprio, anche specie di
Lippia
e
Thymus
); l’aroma è
solitamente molto più intenso nelle popolazioni dell’Italia mediterranea, più
debole in quelle dell’Italia settentrionale. Le foglie hanno anche diverse proprietà officinali e sono ancor oggi usate nella medici-
na popolare. Il nome deriva dal greco 'oros' (monte) e 'ganos' (ornamento); il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e
significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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Foglie tutte più strette di 1 cm
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Foglie almeno 5 volte più lunghe che larghe. Calice non bilabiato, con denti più o meno uguali
Satureja montana L. subsp. variegata (Host) P.W. Ball
La santoreggia montana variegata è un’entità a dsitribuzione illirico-preal-
pica presente in Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e nelle
Marche. La distribuzione regionale è tendenzialmente di tipo prealpico-car-
sico, con diverse stazioni anche nella parte meridionale del settore alpino,
nelle aree magredili dell'alta pianura friulana occidentale e lungo il medio
corso del Tagliamento; nell'area di studio è confinata a sidi caldi e aridi su
substrati calcarei, come sui versanti meridionali del M. Nauleni lungo la stra-
da che porta al Passo Pura. Cresce in prati aridi e lande rupestri, su suoli
poco profondi e ricchi in scheletro, sia calcarei che arenacei purché ricchi in
basi, subaridi d'estate, poveri in composti azotati, con optimum nella fascia
submediterranea. Le foglie, di odore e sapore aromatici per la presenza di
olii essenziali, sono usate come spezia. L'etimologia del nome generico, già in
uso presso i Romani, è molto incerta. Forma biologica: camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Foglie meno di 5 volte più lunghe che larghe. Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte,
2 dall'altra
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Fusti nella parte sottostante all'infiorescenza pelosi tutt'attorno
Thymus praecox Opiz subsp. polytrichus (Borbás) Jalas
Il timo a peli variabili è un'entità delle montagne dell'Europa meridionale
presente in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Puglia. La
distribuzione regionale copre tutte le aree montuose del Friuli, con alcune
stazioni dealpine in pianura lungo il corso del Tagliamento; nell'area di stu-
dio è comune, soprattutto in aree con substrati silicei come tra Baita Domini
e Casera Losa e presso Casera Razzo, ma anche sul M. Clapsavon e sul M.
Tinisa. Cresce in praterie e arbusteti di altitudine, su suoli primitivi ricchi in
scheletro, prevalentemente su substrati silicei, dai 1000 ai 2500 m circa. Le
specie di timo sono largamente usate come spezia e hanno diverse proprietà
terapeutiche. Il nome generico deriva dal greco 'thyein' (sacrificare) e allu-
de all'antico impiego a mo' d'incenso nei sacrifici rituali; il nome specifico
si riferisce alla fioritura precoce, quello della sottospecie deriva dal greco
e significa 'con molti peli'. Forma biologica: camefita reptante. Periodo di
fioritura: luglio-settembre.
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Fusti nella parte sottostante all'infiorescenza pelosi o su facce opposte o solo sugli spigoli
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