135
326
Fusto a sezione non quadrangolare. Foglie con punteggiature trasparenti in controluce. Petali punteggiati
di nero solo al bordo
Hypericum perforatum L. subsp. perforatum
L’iperico perforato, o erba di San Giovanni comune, è una specie a distribu-
zione paleotemperata diffusa sino all'Asia occidentale e oggi divenuta subco-
smopolita, presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si
estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è più diffusa a quote
basse presso gli abitati, ma lungo la strada che porta al Passo Pura sui ver-
santi meridionali del M. Nauleni raggiunge i 1400 m. Cresce in vegetazioni
ruderali ai margini di strade e sentieri, in pascoli sassosi, nelle cave, in pra-
telli aridi, su suoli subaridi ricchi in scheletro, dal livello del mare alla fascia
montana. Per l'alto contenuto di ipericina la pianta può innescare reazioni
fotoallergiche. La pianta possiede diverse proprietà officinali ed è ancor oggi
largamente utilizzata. Il nome generico deriva dal greco 'hyper' (sopra) ed
'eikon' (immagine, somiglianza), con probabile riferimento all'antica usanza
di adornare la casa con questi fiori nel giorno della festa di Walpurgisnacht,
successivamente sostituita da quella di San Giovanni il 24 di giugno, giorno
propizio per appendere sull'uscio di casa mazzetti di iperico come protezio-
ne dai diavoli (anche il nome comune si rifà a tale tradizione); il nome specifico si riferisce alle ghiandole trasparenti presenti sulle
foglie, simili a piccole perforazioni quanto le foglie vengono guardate controluce. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: giugno-agosto.
327
Petali bianchi
328
327
Petali non bianchi
367
328
Petali 4
329
328
Petali 5 o più
331
329
Pianta formante cuscinetti compatti. Foglie ellittiche od ovate. Stili 3. Capsula aprentesi con 3 denti (lente!)
Minuartia cherlerioides (Hoppe) Bech. subsp. cherlerioides
La minuartia cherlerioide è una specie endemica delle Alpi presente, con due
sottospecie, lungo tutto l'arco alpino salvo che in Liguria. La distribuzione
regionale è estesa alle Alpi e Prealpi, con ampie lacune nei settori centrali-
meridionali; nell'area di studio la specie è piuttosto rara e confinata ai mas-
sicci calcarei, come il M. Tiarfin. Cresce su rocce calcaree in ambienti esposti,
di solito in ambienti di vetta della fascia alpina. Il genere è dedicato al bota-
nico spagnolo J. Minuart (1693-1768); il nome specifico significa 'simile a
M.
cherleri
' (oggi sinonimo di
M. sedoides
). Forma biologica: camefita pulvinata.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
329
Piante non formanti cuscinetti compatti. Foglie lineari. Stili 2 o 4. Capsula con 4-5 denti
330
330
Foglie molli, più lunghe di 2 cm. Rosetta basale assente. Petali più lunghi dei sepali. Stili 2 (lente!)
Moehringia muscosa L.
L’erba paglina è una specie a distribuzione mediterraneo-montana presente
in tutte le regioni dell'Italia continentale (la presenza in Sicilia è dubbia). La
distribuzione regionale è di tipo alpico-carsico; nell'area di studio la specie
è comunissima, soprattutto nell'area del faggio. Cresce in luoghi ombrosi su
rocce calcaree, a volte su muretti a secco, spesso anche nelle boscaglie aperte
ma fresche, su suoli piuttosto primitivi ma ricchi in humus, con numerosi
muschi epilitici, dal livello del mare ai 2400 m circa. Il nome generico è de-
dicato al naturalista tedesco Paul Heinrich Gerhard Mœhring (1710-1792),
quello specifico allude alla vaga somiglianza ad un muschio e/o al fatto che
spesso si associa a tappeti muscinali. Forma biologica: emicriptofita cespito-
sa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
1...,133,134,135,136,137,138,139,140,141,142 144,145,146,147,148,149,150,151,152,153,...508