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Biatora helvola
Hellb.
Questa specie a distribuzione boreal-montana colonizza corteccia liscia e
acida sia di alberi decidui che di conifere in ambienti freddi e umidi. È
frequentemente associata a
Parmeliopsis ambigua
e
Vulpicida pinastri
.
Nelle Alpi italiane è abbastanza frequente. Nel Parco è stata rinvenuta
presso Paneveggio su abete rosso.
Citazioni bibliografiche:
Thor & Nascimbene, 2007
Biatora ocelliformis
(Nyl.) Arnold
Specie poco conosciuta che si sviluppa su corteccia acida in
foreste montane. Nel Parco è stata rinvenuta su ontano verde,
lungo il sentiero Marciò
.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902; Thor &
Nascimbene, 2007
Biatora vernalis
(L.) Fr.
Si sviluppa su briofite e resti vegetali, ma anche su corteccia negli
ambienti alpini e subalpini ed ha probabilmente una distribuzione
circumboreal-montana. Nel Parco è nota soltanto sulla base di
ritrovamenti della fine dell'Ottocento a Juribello, in Veneggia e sulla
Cavallazza.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902
Bryoria capillaris
(Ach.) Brodo & D.Hawksw.
Un tipico "lichene delle nebbie", praticamente assente da ambienti non
naturali e confinato a foreste molto umide, con optimum in aree
montuose. Si può confondere con diverse specie congeneri, ma si
caratterizza bene per il colore chiaro e per la reazione KC+ rosa. Nel
Parco è abbastanza diffusa nelle foreste di abete rosso alle quote meno
elevate e nelle stazioni più umide.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902; Nascimbene
& Caniglia, 2003; Nascimbene et al., 2006; Nascimbene et al., 2008c