46
Buxus balearica
Lam.
Il bosso delle Baleari è nativo delle Isole Baleari, della Spagna
sudorientale e dell'Africa nordoccidentale; è presente anche in Sardegna,
da dove è noto per due sole stazioni presso Carbonia. Negli ambienti
naturali cresce nella macchia mediterranea in luoghi aperti e soleggiati,
ma è abbastanza frequente anche come pianta ornamentale in parchi e
giardini di tutta Italia. La distinzione con
B. sempervirens
non è sempre
agevole, data l'alta variabilità nel portamento della pianta e nelle
dimensioni delle foglie. Ha un legno di colore giallo, molto duro, elastico
e compatto che si presta bene per lavori al tornio e d'intarsio, per
costruire stampi e piccoli strumenti. Tutta la pianta contiene un alcaloide
tossico di nome ciclobuxina. Il nome generico deriva dal greco 'pykos'
(saldo), per la durezza del legno, oppure dal greco 'pyxis' (vasetto),
perché il legno era utilizzato per fabbricare piccoli contenitori per farmaci; il nome specifico allude a uno dei luoghi
d'origine. Forma biologica: nanofanerofita/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Buxus sempervirens
L.
Il bosso è un arbusto originario dell'Europa e di alcune regioni dell'Africa
settentrionale e dell'Asia occidentale. Cresce spontaneo in molti boschi
dell'Italia centro-settentrionale, dalle aree di pianura a quelle collinari-
montane fino a 600-800 metri. Ha legno di colore giallo, molto duro,
elastico e compatto che si presta per lavori al tornio e d'intarsio, per
costruire stampi e piccoli strumenti. Tutta la pianta contiene un alcaloide
tossico di nome ciclobuxina. Il bosso si presta molto alla potatura
periodica, ed essendo sempreverde è spesso utilizzato per realizzare siepi
sagomate; utilizzato nei giardini degli antichi Romani in forme
complesse e fantasiose, scolpite dalla cosiddetta 'ars topiaria', si ritrova
immancabilmente nei giardini monastici e nel classico giardino
all'italiana dal Rinascimento in poi; a Villa Torlonia è molto diffuso,
anche con esemplari piuttosto grandi. Il nome generico deriva dal greco 'pykos' (saldo), per la durezza del legno,
oppure dal greco 'pyxis' (vasetto), perché il legno era utilizzato per fabbricare piccoli contenitori per farmaci (presso
gli antichi Greci la pianta era chiamata 'pyxos'); il nome specifico, di origine latina, significa 'sempreverde'. Forma
biologica: nanofanerofita/ fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Calocedrus decurrens
(Torr.) Florin
Il libocedro è un albero originario dell'America nord-occidentale (dalle
montagne della Baja California all'Oregon). Fu introdotto in Europa nel
XIX secolo ed è oggi abbastanza diffuso nei parchi della città di Roma,
come a Villa Torlonia; in Italia la sua presenza è segnalata a partire
almeno dal 1865. Viene utilizzato essenzialmente come pianta
ornamentale, anche a causa della sua relativa resistenza alla siccità. Il
legno morbido, aromatico e senza la tendenza a formare schegge, è usato
in ebanisteria; nei luoghi d'origine
è
utilizzato per la produzione di matite.
Il nome generico deriva dal greco 'kalòs' (bello) e dal latino 'cedrus', che
designa una conifera; il nome specifico si riferisce alle foglie decorrenti
sui rametti. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Calycanthus floridus
L.
Il genere
Calycanthus
è endemico dell'America settentrionale, dove è
presente con due specie piuttosto simili, entrambe importate in Europa a
scopo ornamentale:
C. occidentalis
(nella parte occidentale del continente
americano) e
C. floridus
(nella parte orientale). In Europa è
principalmente utilizzato a scopo ornamentale in parchi e giardini per la
bella fioritura estiva. Il nome generico deriva dal greco 'kàlix' (calice) e
'ànthos' (fiore), per il calice petaloide e colorato. Forma biologica:
fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno (luglio).
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,...72