Asinara_Book_ita - page 323

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sentieri (Bocchieri, 1988). Cresce nei campi, negli incolti, lungo le strade, nei
pascoli aridi, dal livello del mare a 1100 m circa, con optimum nella fascia
mediterranea. Il nome generico è di etimologia incerta, quello specifico si
riferisce alla Siria, ove la specie è presente. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Oenanthe crocata
L.
Il finocchio acquatico con foglie di prezzemolo è una specie a distribuzione
mediterraneo-subatlantica presente con certezza solo in Sardegna e nelle
piccole isole contermini (di dubbia presenza in Toscana, da lungo tempo non
più osservata in Liguria). Sull'Isola dell'Asinara è presente presso Cala Reale,
Cala S. Andrea, nei pressi dell'invaso di Cala d'Oliva e in qualche impluvio di
Elighe Mannu (Bocchieri, 1988). Cresce in prati umidi e negli acquitrini, dal
livello del mare a 1000 m circa. Tutta la pianta è velenosa per la presenza di
principi attivi ad azione neuro- ed enterotossica (oenanthetoxine). Tra in nomi
dialettali sardi la specie viene chiamata Elva sardonia, Erba sardonia, Sardonia,
Sardonica, nomi attribuiti anche a un'altra pianta velenosa,
Ranunculus
sceleratus
. Questi nomi sono collegati all'espressione 'riso sardonico', una risata maligna derivante
dall'ingestione di
piante tossiche della Sardegna che provoca contrazioni improvvise dei muscoli facciali. L'aggettivo greco 'sardánios'
appare per la prima volta nell'Odissea di Omero ove indica il riso amaro di Ulisse; più tardi viene usato da Simonide d
i
Ceo per descrivere il riso di dolore provocato a coloro che giungevano sull'isola di Creta dall'abbraccio rovente di
Talos, l'automa creato da Efesto. Demone e Timeo affermano che gli antichi Sardi offrivano in sacrificio a Crono gli
anziani settantenni
i quali, prima di venire gettati da un dirupo, ridevano; altre fonti suggeriscono che ai prescelti per il
sacrificio veniva somministrata l'erba sardonica, una pianta neurotossica che provocava il celeberrimo sorriso. Il nome
generico deriva dal greco 'oin
os' (vino) e 'anthos' (fiore), in quanto se ingerita in piccole dosi, la pianta provoca
effettivamente delle alterazioni mentali simili ad un'ubriacatura; il nome specifico deriva dal latino 'crócum' (zafferano.
di colore arancione), per l'evidente colorazione giallo-
aranciata dei rizotuberi. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Oenanthe globulosa
L.
Il finocchio acquatico globoso è una specie a distribuzione stenomediterranea
con baricentro occidentale presente in Toscana, Lazio, Basilicata, Sicilia e
Sardegna (da lungo tempo non più ritrovata in Liguria, Abruzzo e Campania).
Sull'Isola dell'Asinara è rara; è presente ad esempio tra Santa Maria e Punta
Colondri (Bocchieri, 1988). Cresce in ambienti umidi, in paludi e acquitrini,
nei fossi, nelle pozze effimere, dal livello del mare a 1500 m circa. Il nome
generico deriva dal greco 'oinos' (vino) e 'anthos' (fiore), in quanto la pianta, se
ingerita in piccole dosi, provoca alterazioni mentali simili a un'ubriacatura (ad
alte dosi è fortemente velenosa); il nome specifico si riferisce alla forma
contratta e globulosa delle ombrelle. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Oenothera sinuosa
W.L.Wagner & Hoch
L'enagra sinuosa è una specie tetraploide di probabile origine ibridogena,
originaria dell'America Centrale e Settentrionale (dal Messico agli Stati Uniti
meridionali), presente come avventizia in poche regioni d'Italia. Cresce in
ambienti aridi disturbati, su suoli piuttosto aridi. Il nome generico ha
etimologia incerta: secondo alcuni deriverebbe dal greco 'óinos' (vino) e 'thér'
(selvatico) in quanto la radice delle specie di questo genere veniva usata per
insaporire il vino, quello specifico si riferisce al margine fogliare ondulato-
sinuoso. Forma biologica: emicriptofita bienne/ emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-settembre.
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