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Cresce con carattere incostante nelle colture sarchiate, nei vitigni e in coltivi
abbandonati, su suoli argillosi ricchi in basi e composti azotati ma poveri in
calcio, dal livello del mare a 1000 m circa. Il nome generico deriva dal greco
'misos' (odio) e 'patein' (calpestare), come raccomandazione a non calpestare
una pianta così bella; il nome specifico è quello di una pianta citata da Galeno.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
Moehringia pentandra
Gay
La moehringia a cinque stami è una pianta annua a distribuzione
eurimediterranea presente in quasi tutte le regioni dell'Italia centrale,
meridionale e insulare (di dubbia presenza in Calabria, da lungo tempo non
ritrovata in Liguria). Sull'Isola dell'Asinara è molto rara; è presente ad esempio
a Elighe Mannu (Bocchieri, 1988). Cresce in ambienti boschivi aperti e negli
incolti, dal livello del mare a 800 m circa. Il nome generico è dedicato al
naturalista tedesco Paul Heinrich Gerhard Mœhring (1710-1792), quello
specifico deriva dal greco e significa 'con 5 stami'. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Moenchia erecta
(L.) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. s.l.
La peverina eretta è una pianta annua a distribuzione submediterraneo-
subatlantica presente, ma generalmente molto rara, in quasi tutte le regioni
dell'Italia peninsulare (non è mai stata segnalata per la Puglia), in Liguria e in
Emilia-Romagna (non ritrovata in tempi recenti in Piemonte e Lombardia).
Cresce su suoli umidi, dal livello del mare a 800 m circa. Il genere è dedicato
al botanico tedesco Conrad Moench (1744–1805); il nome specifico si riferisce
ai fusti che sono eretti. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
Montia fontana
L. subsp.
amporitana
Sennen
Il pendolino delle fonti è una specie a vasta distribuzione circumboreale
presente in tutte le regioni d'Italia con quattro sottospecie. Sull'Isola
dell'Asinara è rara; è presente ad esempio nelle zone impluviali meridionali del
Casellaccio e Punta Maestra di Fornelli (Bocchieri, 1988). Cresce in in fossi,
pozze effimere, campi sabbiosi umidi, dal livello del mare alla fascia alpina; un
tempo era più comune e oggi è in forte regresso. Il genere è dedicato al
botanico italiano Gaetano Lorenzo Monti (1712-1797); il nome specifico si
riferisce all'habitat. Forma biologica: terofita scaposa/ idrofita radicante.
Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Moraea sisyrinchium
(L.) Ker Gawl.
Il giaggiolo dei poveretti è una specie a distribuzione stenomediterraneo-
turanica presente in Puglia e in tutte le regioni italiane affacciate sul Mar
Tirreno (da lungo tempo non più osservata in Liguria). Sull'Isola dell'Asinara è
comune, presente a Spalmadori e nei pratelli costieri (Bocchieri, 1988). Cresce
nelle garighe mediterranee e nei pascoli aridi, su suoli aridi d'estate, dal livello
del mare, ove è più frequente, a 900 m circa. Il nome generico (
Morea
) fu
coniato nel 1758 dall'orticoltore e botanico scozzese Philip Miller in onore del
botanico inglese Robert More, ma Linneo modificò l'ortografia in
Moraea
associandola al cognome del suocero J. Moraeus, un medico svedese; il nome
specifico deriva dal greco 'sisyrinchion', il nome di una pianta con bulbo dolce
citata da Teofrasto, probabilmente dal greco 'sys' (maiale) e 'rynchos' (grugno), con riferimento ai bu
lbi appetiti dai
porci. Uno dei nomi popolari, 'castagnole' si riferisce al fatto che i bulbi venivano un tempo arrostiti e consumati come
le castagne. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.