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Narciso nella mitologia greca; il nome specifico si riferisce alla corolla a forma
di piccola tazza. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-
maggio, al sud anche in autunno-inverno.
Nasturtium officinale
R. Br. subsp.
officinale
Il crescione d'acqua è una specie subcosmopolita presente in tutte le regioni
d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è rara; è presente ad esempio presso i rigagnoli
nella zona di Fornelli nelle vicinanze dei locali adibiti una volta ai colloqui dei
detenuti (Bocchieri, 1988). Cresce in vegetazioni umide nei fossati, in piccoli
corsi d'acqua, nelle rive degli stagni, su suoli fangosi a lungo sommersi, ricchi
in basi, dal livello del mare alla fascia alpina. Le foglie giovani sono
commestibili, soprattutto in insalate miste a causa del sapore molto marcato. Il
nome generico forse deriva dal latino 'nasi tortium' (naso torto) per l'odore
penetrante della pianta; il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia) e allude al suo antico uso a scopo medicinale. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Nerium oleander
L. subsp.
oleander
L'oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e dell'Asia
minore, diffusamente coltivata a scopo ornamentale in varie forme, anche a
fiori doppi. In Italia cresce spontaneamente al sud presso i litorali, inoltrandosi
all'interno lungo i corsi d'acqua, dal livello del mare ai 300 m circa. Sull'Isola
dell'Asinara è presente in qualche giardino di Cala Reale (Bocchieri, 1988).
Cresce nella vegetazione riparia degli ambienti mediterranei, sia su suoli
sabbiosi che su greti sassosi, formando spesso una fitta vegetazione. È una
pianta molto tossica in tutte le sue parti per l'uomo e per i mammiferi in
genere: tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) contiene oleandrina, un
glicoside cardiotossico, che ogni anno causa parecchi casi di avvelenamento
anche mortale, a danno soprattutto di escursionisti che usano i rami per i barbecue. Il nome generico deriva dal greco
antico 'naros' (fluente, corrente), in riferimento all'habitat naturale, i
greti e le rive di fiumi e torrenti; il nome specifico
deriva dal latino 'olea' (olivo), probabilmente per l'aspetto delle foglie che richiamano vagamente quelle dell'olivo.
Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Neslia paniculata
(L.) Desv. subsp.
paniculata
La neslia comune è una pianta annua a distribuzione europeo-turanica (cioè
estesa all'Iran e alle regioni contermini), da noi di antica introduzione a seguito
delle colture (archeofita), presente, con due sottospecie, in tutte le regioni
d'Italia (da lungo tempo non più osservata in Campania). Sull'Isola dell'Asinara
non è molto abbondante; è presente ad esempio tra le colture di frumento di
Fornelli, verso le sabbie (Bocchieri, 1988). Cresce come infestante nelle
colture di frumento, su substrati calcarei o arenacei ma ricchi in basi, più
raramente in ambienti ruderali presso gli abitati, dal livello del mare alla fascia
alpina. Il genere è dedicato al giardiniere e botanico francese di Poitiers
Jacques Denesle, o de Nesle (1735-1819); il nome specifico si riferisce
all'infiorescenza ramificata. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Notobasis syriaca
(L.) Cass.
Il cardo siriano è una pianta annua a distribuzione stenomediterraneo-
turanica estesa alla regione macaronesica,
presente in tutte le regioni dell'Italia centrale
, meridionale e insulare salvo che in Umbria (da lungo tempo non più
osservata in Liguria e nelle Marche). Sull'Isola dell'Asinara è presente vicino a Santa Maria, sia tra i campi che lungo i