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Fiori solitari all'ascella delle foglie
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Foglie fiorali minori e diverse dalle foglie vegetative. Fiori addensati all'apice del fusto
Veronica arvensis L.
Specie mediterranea oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutta Italia
dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Nella nostra regione,
Carso incluso, è molto comune. Cresce in vegetazioni segetali o talvolta
ruderali ed in prati da sfalcio, su suoli argillosi subneutri ricchi in
scheletro, composti azotati ed humus. Il nome generico è di etimologia
molto incerta: secondo alcuni deriva dalla leggenda della Veronica, la
donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto prima della
crocifissione, alludendo alle venature più scure nella corolla presto
caduca di alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono
precocemente, durante la settimana santa, altri invece pensano che sia
legato a legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497); il nome
specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-giugno.
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Foglie fiorali simili a quelle non portanti i fiori. Fiori non
addensati all'apice del fusto
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Capsula appiattita, cuoriforme all'apice. Foglie non trilobate
Veronica persica Poir.
Specie proveniente dall'Asia occidentale ed oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutta Italia sino alla fascia montana inferiore.
Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è comune ovunque.
Cresce nei coltivi, soprattutto vigneti, ma anche in discariche, margini
stradali, aiuole, giardini, vialetti inghiaiati, su suoli argillosi poco umiferi,
freschi, ricchi in calcio ed in composti azotati. Il nome generico è di
etimologia molto incerta: secondo alcuni deriva dalla leggenda della
Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto prima
della crocifissione, alludendo alle venature più scure nella corolla presto
caduca di alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono
precocemente, durante la settimana santa, altri invece pensano che sia
legato a legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497). Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
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Capsula subsferica, non cuoriforme all'apice. Foglie
trilobate
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Sepali con ciglia di 0.9-1.2 mm; peduncoli fruttiferi con una linea di peli, lunghi 2-4
volte il calice; corolla blu-chiara con centro bianco
Veronica hederifolia L. subsp. hederifolia
Entità eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Cresce soprattutto in vegetazioni segetali lacunose di
coltivi e vigneti, ma è spesso sporadica anche ai margini di strade, muri e
scarpate, su suoli argillosi freschi ed umiferi, neutri. Il nome generico è di
etimologia molto incerta: secondo alcuni deriva dalla leggenda della
Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con un fazzoletto prima
della crocifissione, alludendo alle venature più scure nella corolla presto
caduca di alcune specie o al fatto che molte specie fioriscono
precocemente, durante la settimana santa, altri invece pensano che sia
legato a legato a Santa Veronica da Binasco (1445-1497); quello specifico
allude alle foglie lobate vagamente simili a quelle dell'edera. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-maggio.
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Sepali con ciglia di 0.5-0.9 mm; peduncoli fruttiferi spesso pelosi tutt'attorno, lunghi
3.5-7 volte il calice; corolla lilla o biancastra
Veronica hederifolia L. subsp. lucorum (Klett & Richt.) Hartl.
Entità subatlantica presente in Italia in Lombardia, Trentino-Alto Adige,
Veneto, Friuli Venezia Giulia e forse Piemonte. Nella nostra regione è
apparentemente piuttosto rara, forse perché poco osservata; in Carso non
è molto diffusa ed è poco comune. Cresce ai margini di siepi e boschetti
disturbati, in giardini e parchi ombrosi, su terreni argillosi piuttosto