57
177
Fiori piccoli, non più larghi di 7 mm
Petrorhagia saxifraga (L.) Link subsp. saxifraga
Specie sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana. Nella nostra regione è ampiamente diffusa in quasi tutto il
territorio, con una lacuna nelle Alpi Carniche nordoccidentali; in Carso è
comune ovunque. Cresce su substrati calcarei o marnoso-arenacei ricchi
in basi, in vegetazioni pioniere lacunose, dai prati aridi ad ambienti
ruderali, su suoli primitivi ricchi in scheletro e poveri in composti azotati,
a volte nelle fessure dei lastricati. Il nome generico, dal greco 'petros'
(pietra) e 'rhagas' (fessura), allude all'ecologia delle specie; il nome
specifico, dal latino 'saxa frangere' (rompere le rocce) allude al fatto che
la specie spesso radica nelle fessure delle rocce. Forma biologica:
emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
177
Fiori grandi, più larghi di 1 cm
178
178
Petali con lembo sfrangiato per almeno 1/3
Dianthus monspessulanus L.
Specie sudeuropea presente in quasi tutta l'Italia continentale, salvo che in
Valle d'Aosta, Puglia, Basilicata e Calabria, dal livello del mare ai 2200 m
circa. Nella nostra regione ha distribuzione tendenzialmente alpico-
carsica estesa sino alla fascia montana inferiore; in Carso è più diffusa
nella parte sudorientale, manca nell'Isontino ma riappare sul M. Sabotino.
Cresce ai margini di boschi aperti, su suoli abbastanza profondi ma di
solito ricchi in scheletro, basici e piuttosto umiferi; appare anche in prati
aridi, arbusteti e scarpate stradali. Il nome generico deriva dal greco 'Diòs'
(Dio, Giove) e 'anthos' (fiore) e significa dunque 'fiore di Giove'; il nome
specifico allude alla città di Montpellier. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
178
Petali con lembo regolarmente dentellato
Dianthus sylvestris Wulfen subsp. tergestinus (Rchb.) Hayek
Endemismo illirico facente parte di un complesso di sottospecie delle
montagne circostanti il Mediterraneo diffuso in tutta Italia dal livello del
mare alla fascia alpina; nel Carso raggiunge il limite settentrionale di
distribuzione. In Friuli viene sostituito dalla subsp.
sylvestris
; in Carso è
comune ovunque. Cresce in ambienti subaridi come lande e boschetti
aperti e sassosi, sia su calcare che su flysch purché ricco in basi, nelle
grize e nelle fessure delle rocce. Il nome generico deriva dal greco 'Diòs'
(Dio, Giove) e 'anthos' (fiore) e significa dunque 'fiore di Giove'; il nome
specifico, dal latino 'sylva' (selva), allude all'habitat boschivo. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
179
Petali 5 o più
180
179
Petali 4
183
180
Foglie picciolate. Fusti legnosi almeno alla base
181
180
Foglie senza picciolo ben distinto. Fusti erbacei
182
181
Foglie lunghe al massimo 5 cm, con margine non peloso. Picciolo più breve di 8 mm.
Peduncoli fiorali lunghi 1-2 cm. Fiori larghi 2-3 cm. Calice con denti lanceolati di 3-5
mm
Vinca minor L.
La pervinca minore è una specie eurasiatico-temperata presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione regionale si
estende su quasi tutto il territorio, dalla costa ai fondovalle del settore
alpino; in Carso è diffusa ma non molto comune, essendo più abbondante
nel Vallone di Gorizia ove si estende su vaste superfici nel sottobosco di
ostrieti aperti. Cresce su suoli di preferenza limoso-argillosi, freschi,
ricchi in composti azotati ed in basi, al di sotto della fascia montana
superiore. Fonte dell'alcaloide vincamina, che viene impiegato
nell'industria farmaceutica come stimolante cerebrale e vasodilatatore,
contiene anche la vincristina, che la rende tossica. Il nome generico deriva
dal latino 'vincire' (legare), perché i lunghi getti striscianti erano usati per
1...,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56 58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,...148