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Pianta legnosa almeno alla base, senza stoloni. Fiori roseo-violetti
Teucrium chamaedrys L. subsp. chamaedrys
Specie submediterranea presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale è estesa, con pochissime lacune nella bassa
pianura friulana, a tutto il territorio; in Carso è comune quasi ovunque.
Cresce in boschi molto aperti, in prati aridi e nelle lande, su suoli argillosi
sciolti e ricchi in scheletro, subaridi, da basici a subacidi, dal livello del
mare alla fascia montana. La pianta è debolmente tossica in tutte le sue
parti, anche se a volte è utilizzata per le sue proprietà amaricanti, aperitive
e digestive. Il nome generico ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che
secondo la leggenda avrebbe diffuso le virtù medicinali di alcune specie;
il nome specifico in greco significa 'piccola quercia' ed allude alla forma
delle foglie, un po' simili a quelle delle querce. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
140
Pianta con forte odore di lavanda. Stami inclusi nel tubo corollino
Lavandula angustifolia Mill. subsp. angustifolia
Specie mediterranea a baricentro occidentale, in Italia coltivata quasi
ovunque ma presente allo stato spontaneo in poche regioni,
prevalentemente lungo le coste tirreniche della Penisola. Cresce in
macchie basse e garighe su substrati prevalentemente silicei. Viene
coltivata sia scopo ornamentale che per l'estrazione degli olii essenziali
ampiamente usati in profumeria. Gli antichi Greci chiamavano questa
pianta Nardo, alludendo alla città siriana di Naarda: era una delle erbe
sacre usate nel tempio di Gerusalemme (il Nardo è menzionato più volte
nella Bibbia, come ad es. nel Canto di Salomone). Conosciuta fin dai
tempi più antichi per le proprietà antisettiche, analgesiche, battericide,
vasodilatatorie, è considerata un blando sedativo. Il nome generico allude
all'antico uso per profumare i vestiti appena lavati, quello specifico alle
foglie strette e sottili. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
140
Piante odorose o no, ma senza odore di lavanda. Stami
sporgenti almeno con le antere
141
141
Labbro superiore ripiegato a cappuccio
142
141
Labbro superiore diritto o ripiegato verso l'alto
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142
Pianta basso arbustiva, con fusti lungamente legnosi
Salvia officinalis L.
La salvia comune è una specie mediterranea a gravitazione orientale,
spontanea o avventizia in buona parte delle regioni italiane (salvo che in
quelle nord-occidentali, Emilia Romagna ed Umbria, e segnalata
erroneamente in Trentino-Alto Adige), dal livello del mare ai 300 m circa.
Nella nostra regione è spontanea solo nella costiera triestina ove forma
una gariga impoverita rispetto a quelle delle coste dalmate. Cresce in
luoghi assolati ed aridi, in vegetazioni pioniere aperte su litosuoli calcarei,
in fessure delle rocce, ed è generalmente coltivata negli orti. È
ampiamente usata come spezia e per le sue proprietà curative. Il nome
generico deriva dal latino 'salvus', ed allude alle proprietà medicinali, così
come il nome specifico, che deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia). Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
marzo-maggio.
142
Pianta erbacea, con fusti non legnosi, o legnosi solo alla
base
143
143
Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte, 2
dall'altra
144
143
Calice non bilabiato, con denti più o meno uguali
145
144
Infiorescenze più brevi di 10 cm. Stami fertili 4
Prunella vulgaris L. subsp. vulgaris
Specie eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutta Italia,
dal livello del mare ai 2000 m circa. Nella nostra regione è diffusa dalla