51
154
Calice di 3-7 mm con denti inferiori di 1-2 mm
Clinopodium nepeta (L.) Kuntze subsp. nepeta
Syn.:
Calamintha nepeta
(L.) Savi subsp.
nepeta
- Specie mediterraneo-
montana, presente in tutta Italia, salvo forse che in Sardegna, dal livello
del mare a circa 1500 m. È diffusa in quasi tutta la nostra regione,
concentrandosi nelle aree collinari e basso-montane; in Carso è diffusa
ovunque e spesso comune. Cresce in prati, arbusteti ed incolti, a volte
anche su muri. Tutte le parti della pianta contengono un olio essenziale
costituito principalmente da mentolo, borneolo ed altri componenti
terpenici ed hanno un aroma che ricorda quello della menta, ma è più
intenso e canforato. Le foglie vengono spesso raccolte come condimento.
Il nome generico deriva dal greco 'klinos' (letto) e 'pous' (piede), per la
forma dei fiori che a Linneo ricordavano i piedi di un letto. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
154
Calice di 6-10 mm con denti inferiori di 2-4 mm
Clinopodium ascendens (Jord.) Samp.
Syn.:
Calamintha ascendens
Jord. - Specie vicariante di
C. sylvaticum
in
Europa meridionale, presente in Italia con ampie lacune. Nella nostra
regione è diffusa dalle Prealpi al Carso, spesso con caratteri transizionali
rispetto a
C. sylvaticum
; in Carso sembra abbastanza diffusa. Cresce negli
orli delle quercete termofile e dei boschetti a nocciolo, su suoli argillosi
piuttosto profondi, freschi ed umiferi. Tutte le parti della pianta
contengono un olio essenziale costituito principalmente da mentolo,
borneolo ed altri componenti terpenici ed hanno un aroma che ricorda
quello della menta, ma è più intenso e canforato. Le foglie vengono
spesso raccolte come condimento. Il nome generico deriva dal greco
'klinos' (letto) e 'pous' (piede), per la forma dei fiori che a Linneo
ricordavano i piedi di un letto. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
155
Petali gialli
156
155
Petali non gialli
158
156
Fiori piccoli, non più larghi di 7 mm. Foglie carnose
Portulaca oleracea L. subsp. oleracea
Specie polimorfa mediterraneo-submediterranea oggi divenuta
subcosmopolita nelle zone temperato-calde, presente in tutta Italia dal
livello del mare ai 1700 m circa. Nella nostra regione è comune dalla
costa ai fondovalle, con ampie lacune nelle Alpi; in Carso è comune quasi
ovunque. Cresce in vegetazioni pioniere lacunose, in coltivi abbandonati,
ai margini di campi e strade, nelle fessure dei selciati, in discariche,
giardini, vigneti, su suoli sabbioso-argillosi subneutri, aridi d'estate, ricchi
in composti azotati. Le foglie sono commestibili. Il nome del genere
deriva dal latino 'portula' (piccola porta), in riferimento alla deiscenza
della capsula che si apre con un coperchietto; il nome specifico, dal latino
'olera' (ortaggio), allude all'uso alimentare. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
156
Fiori grandi, più larghi di 1 cm. Foglie non carnose
157
157
Foglie picciolate. Sepali 3 (in realtà 5, di cui 3 molto più grandi degli altri)
Helianthemum nummularium (L.) Mill. subsp. obscurum (Čelak.) Holub
Entità dell'Europa meridionale appartenente ad una specie articolata in
diverse sottospecie, presente in quasi tutte le regioni dell'Italia
continentale. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il
territorio, dalle coste al settore alpino; in Carso è molto comune. Cresce
in prati aridi e negli orli di boschi termofili, su suoli argillosi piuttosto
primitivi e ricchi in scheletro, aridi d'estate, da basici a subacidi, dal
livello del mare alla fascia montana. Il nome generico deriva dal greco
'helios' (sole) ed 'anthos' (fiore), quello specifico dal latino 'nummus'
(moneta) per i fiori simili a monete d'oro. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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