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meno primitivi, ma permane negli orli di boschivi e cespuglieti. Appare
anche ai margini di campi e di sentieri. Contiene flavonoidi, iridoidi:
arpagide, tannini, saponine etc.; un tempo era il rimedio supremo per tutte
le malattie della testa. Il nome generico deriva dal greco 'stachys' (spiga)
per la forma dell'infiorescenza; il nome specifico deriva dal latino
'officina' (officina, farmacia) ed allude al suo uso a scopo medicinale.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
ottobre.
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Pianta con forte odore di rosmarino. Stami fertili 2
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su substrati
calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia mediterranea e
coltivato ampiamente altrove sin da tempi antichissimi, dal livello del
mare agli 800 m circa. Viene oggi utilizzato come pianta aromatica in
cucina, come pianta ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio
essenziale); i fiori sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si
ottengono un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi,
in liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta,
secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col
significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico deriva
dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà
medicamentose della pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: aprile-agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
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Piante odorose o no, ma senza odore di rosmarino. Stami
fertili 4
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Calice non bilabiato, con denti più o meno uguali
Glechoma hederacea L.
Specie eurasiatica presente in Italia centro-settentrionale (salvo forse che
in Umbria, e segnalata erroneamente nelle Marche), Abruzzo, Molise e
Campania, dal livello del mare ai 1400 m circa. È diffusa in tutta la
regione sino alla fascia montana inferiore; in Carso è comune ovunque.
Originariamente legata a boschi alluvionali inondati, cresce oggi in
vegetazioni ruderali, orli boschivi disturbati, margini di siepi, su suoli
limoso-argillosi freschi, umiferi, sciolti, ricchi in basi e composti azotati.
La pianta è leggermente tossica (glechomina), soprattutto per gli animali.
Il nome generico era già in uso presso gli antichi Greci per una pianta
simile alla menta, quello specifico allude al portamento tappezzante
simile a quello dell'edera. Forma biologica: emicriptofita reptante.
Periodo di fioritura: marzo-giugno.
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Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte, 2
dall'altra
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Petali più lunghi di 1.5 cm
Melittis melissophyllum L. s.l.
Specie sudeuropea presente in tutta Italia, dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa, con lacune nell'alta
pianura; in Carso è comune. Cresce in boschi aperti e boscaglie, su suoli
argillosi piuttosto profondi ed umiferi e spesso pietrosi, da neutri a
subacidi. Il nome generico deriva da una radice greca che significa 'ape'
(da cui 'miele'), in riferimento alle proprietà mellifere di questa pianta,
quello specifico significa 'con foglie simili a quelle della melissa'. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Petali più brevi di 1.5 cm
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Stami con filamenti divergenti. Piante con forte odore di
timo
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Stami con filamenti convergenti. Piante odorose o no, ma
senza odore di timo
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