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a pietre la pianta doveva essere efficace contro il 'mal della pietra'). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Lobularia maritima (L.) Desv. subsp. maritima
- La filigrana comune, o alisso profumato, è una specie a
distribuzione strettamente mediterranea presente in tutte le regioni dell'Italia centro-meridionale, in Liguria, Piemonte,
Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima, con alcune stazioni nel centro
storico della città e altre lungo la fascia litoranea, dove talvolta la sua presenza è abbondante. La pianta è ampiamente
coltivata a scopo ornamentale per la continua fioritura e il profumo dei fiori e tende spesso a naturalizzarsi, per cui è
difficile stabilire l'areale naturale. Cresce nei campi coltivati, sui muri, in terreni rocciosi e sabbiosi, lungo le spiagge,
sulle dune e nei macereti, dal livello del mare a 300 m circa. Il nome generico deriva dal latino 'globulus' (piccola sfera)
per la caratteristica forma della siliquetta; il nome specifico si riferisce alla preferenza per habitat costieri. Forma
biologica: camefita suffruticosa/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
Lolium multiflorum Lam.
- Il loglio maggiore è una specie a distribuzione submediterraneo-subatlantica di incerta
origine, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è molto comune, con maggiore
frequenza nel settore interno al raccordo anulare. Cresce in prati ruderalizzati, ai margini delle strade, nelle discariche e
negli incolti, su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi e composti azotati, dal livello del mare a 1300 m
circa; è il principale componente del tappeto erboso delle marcite lombarde ove è utilizzato come ottima pianta
foraggera. Il nome generico, già usato da Plinio, è di etimologia incerta, quello specifico si riferisce alle spighette
multiflore. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Lolium perenne L.
- Il loglio comune è una specie a distribuzione originariamente eurasiatica oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque comunissima.
Cresce in vegetazioni disturbate, in parchi, aiuole e giardini, ai margini delle strade, su lastricati sottoposti a calpestio,
su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana (a volte
anche più in alto). Il nome generico, già usato da Plinio, è di etimologia incerta, quello specifico si riferisce al ciclo
vitale pluriennale. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
Lolium rigidum Gaudin subsp. rigidum
- Il loglio rigido è una pianta annua di origine subtropicale presente, con due
sottospecie, in tutte le regioni Italia, ma molto più frequente al centro-sud. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
molto rara in tutto il territorio. Cresce in vegetazioni erbacee aperte, negli incolti e in ambienti ruderali, al di sotto della
fascia montana inferiore. Il nome generico, già usato da Plinio, è di etimologia incerta. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Lolium temulentum L.
- La zizzania è una pianta annua a vasta distribuzione ormai divenuta subcosmopolita, presente
in tutte le regioni d'Italia; fino al secondo dopoguerra era molto diffusa al Nord come infestante delle colture di cereali,
dal livello del mare alla fascia montana, mentre oggi è divenuta rara e incostante, probabilmente a causa del crescente
impiego di fertilizzanti sintetici ed erbicidi. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata alla zona
dentro il raccordo anulare. Il nome generico, già usato da Plinio, è di etimologia incerta. La pericolosità di questa pianta
era ben nota fin dall'antichità: il termine latino 'temulentum' significa 'ubriacante' e si riferisce agli effetti derivanti
dall'ingestione di farine contaminate da funghi del genere
Claviceps
, che attaccano il
Lolium
e producono i corpi
fruttiferi nelle sue spighe; questi contengono alcaloidi fortemente tossici; da ciò derivano i detti 'seminare zizzania' e
'separare il grano dal loglio'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Lomelosia rutifolia (Vahl) Avino & P. Caputo
- La vedovina a foglie di ruta è una specie a distribuzione strettamente
mediterranea con baricentro occidentale presente in Toscana, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rarissima ed esclusivamente presente nel settore costiero. Cresce sulle dune e lungo
le spiagge marittime, su suoli sabbiosi in ambienti aperti e assolati. Il nome generico deriva dal greco 'lôma' (bordo,
orlo) e si riferisce al bordo membranaceo della corona fiorale; il nome specifico significa 'a foglie di ruta'. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Loncomelos brevistylus (Wolfn.) Dostál
- Il latte di gallina maggiore è una specie dell'Europa sudorientale presente in
tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e Calabria. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è ovunque rarissima. Cresce in prati più o meno incespugliati, su suoli limoso-argillosi
piuttosto profondi, ricchi in basi e subaridi d'estate, con optimum al di sotto della fascia montana. Tutte le parti della
pianta e soprattutto quelle sotterranee sono velenose (cardenolidi). Il nome generico è di etimologia incerta, quello
specifico si riferisce agli stili particolarmente brevi. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-
giugno.
Loncomelos narbonensis (L.) Raf.
- Il latte di gallina spigato, o cipollaccio spigato, è una specie a distribuzione
eurimediterranea presente in tutte le regioni dell'Italia centro-meridionale (salvo forse che nelle Marche), in Liguria,
Emilia-Romagna e Veneto. Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque rara. Cresce negli incolti erbosi e nei
prati, al di sotto della fascia montana superiore. Tutte le parti della pianta e soprattutto quelle sotterranee sono velenose
(cardenolidi). Il nome generico è di etimologia incerta, quello specifico si riferisce alla città di Narbonne. Forma
biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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