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prati salmastri, più raramente su sabbie, ciottoli o scogli, sempre presso il mare. Anche se ha un odore un po'
sgradevole, in alcuni paesi la pianta viene consumata sia cruda che cotta. Il nome generico deriva dalla parola francese
'limbarde', con cui viene chiamata in alcune zone della Francia; quello specifico si riferisce alla vaga somiglianza delle
foglie carnose con quelle di
Crithmum maritimum
. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: luglio-
novembre. Syn.:
Inula crithmoides
L.
Limodorum abortivum (L.) Sw.
- Il limodoro, o fior di legna, è una specie dell'Europa meridionale presente in tutte le
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque rarissima. Cresce nei boschi termofili di latifoglie,
su suoli argillosi mediamente profondi, subaridi d'estate, sia calcarei che marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Come le Orchidee dei generi
Epipogium, Corallorhiza
e
Neottia
non
sviluppa foglie verdi in quanto dipende dalle sostanze fornite da un fungo simbionte (spesso del genere
Russula
), al
quale è strettamente connessa anche la germinazione dei semi. Nonostante i fiori producano nettare, sono scarse le
visite degli insetti impollinatori: il meccanismo di riproduzione prevalente è l'autoimpollinazione, che in condizioni
avverse può avvenire anche senza l'apertura del fiore. Il nome generico deriva dal greco 'haimodoron', nome dato da
Teofrasto a una pianta parassita a fiori rossi, forse una
Orobanche
; il nome specifico non ha nulla a che vedere con
presunte proprietà abortive, ma si riferisce al fatto che molti boccioli appassiscono prima di sbocciare. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Limonium narbonense Mill.
- Il limonio comune è una specie dell'Europa mediterranea, in Italia diffusa lungo le coste
adriatiche da Grado a Rimini e in Puglia, e lungo le coste occidentali da Livorno al Napoletano, mentre in Sicilia, in
Sardegna e altre isole minori è più rara. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e presente in una sola
stazione presso il litorale. Cresce su suoli argillosi periodicamente inondati dal mare e in paludi salse. Il nome generico
deriva dal greco 'leimon' (prato) o più probabilmente dal nome di una pianta citata da Plinio; quello specifico si riferisce
alla città di Narbonne, in Francia, nei cui dintorni la specie è presente. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo
di fioritura: giugno-settembre. Syn.:
L. serotinum
(Rchb.) Pignatti;
L. vulgare
Mill. subsp.
serotinum
(Rchb.) Gams
Linaria pelisseriana (L.) Mill.
- La linaria di Pellicier è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-atlantica
presente in Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia centrale e meridionale, comprese le Isole.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima in tutto il territorio. Cresce nelle garighe, negli incolti e in pascoli
aridi, dal livello del mare a 1000 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico allude alla
somiglianza delle foglie con quelle del lino; la specie è dedicata a G. Pellicier (1490-1568), vescovo di Montpellier e
studioso di Botanica. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Linaria purpurea (L.) Mill.
- La linaria purpurea è una specie endemica dell'Italia centro-meridionale, Sicilia inclusa.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque rarissima, con maggiore diffusione al di fuori del raccordo
anulare. Cresce su rupi, nelle pietraie, ai margini dei boschi, negli incolti, dalle aree litoranee fino alle vette
appenniniche (fino a 2500 m sul Gran Sasso). Il nome generico allude alla somiglianza delle foglie con quelle del lino;
quello specifico si riferisce al colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
ottobre.
Linaria vulgaris Mill. subsp. vulgaris
- La linaria comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comunissima in tutto
il territorio, soprattutto entro il raccordo anulare. Cresce in vegetazioni disturbate, ai margini delle strade, negli scali
ferroviari, nelle cave, in discariche, nei coltivi, nelle radure di boschi aridi, su suoli da pietrosi a sabbioso-argillosi,
ricchi in basi e composti azotati, dal livello del mare a 1500 m circa. La pianta era un tempo usata nella medicina
popolare, ma di azione non comprovata; i fiori erano usati per tingere i capelli. Il nome generico si riferisce alla
somiglianza delle foglie con quelle del lino, quello specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune,
diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
Linum bienne Mill.
- Il lino bienne è una specie a distribuzione mediterraneo-atlantica presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige. Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque comune.
Cresce in prati aridi o in vegetazioni pioniere aperte su suoli preferibilmente limoso-argillosi, dalla fascia
submediterranea a quella montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'linon' (filo) per la fibra di lino ottenuta
da alcune specie (soprattutto
L. usitatissimum
) e usata per i tessuti; il nome specifico allude al ciclo vitale biennale.
Forma biologica: emicriptofita bienne/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Linum corymbulosum Rchb.
- Il lino giallo corimboso è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rarissima con isolate presenze nel settore esterno al raccordo anulare. Cresce in prati
aridi termofili e nelle garighe mediterranee, di solito su suoli marnoso-arenacei, ricchi in scheletro, aridi d'estate, poveri
in humus, da neutri a subacidi, al di sotto della fascia montana inferiore, con optimum nella fascia mediterranea. Il
nome generico deriva dal greco 'linon' (filo) per la fibra di lino ottenuta da alcune specie (soprattutto
L. usitatissimum
) e
usata per i tessuti; il nome specifico si riferisce alla forma subcorimbosa dell'infiorescenza. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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