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sciolti, neutri, abbastanza freschi ma subaridi d'estate, ricchi in composti azotati ma poveri in calcio e humus, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. I getti giovani sono commestibili previa cottura. Il nome generico proposto da
Linneo è tratto da Plinio: deriva forse dal greco 'laimos' (fauci, gola), alludendo all'aspetto della corolla; il nome
specifico si riferisce al colore delle foglie superiori, che sono spesso arrossate. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
Lantana camara L.
- La lantana è una specie nativa dell'America Centrale e Meridionale, introdotta in altre parti del
mondo come pianta ornamentale e divenuta infestante in molte aree tropicali come in India e in Australia; per questo
motivo è stata inserita nell'elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo. Da noi viene frequentemente coltivata
in parchi e giardini per le vistose e durature fioriture. Nell'area metropolitana di Roma la specie, coltivata come pianta
ornamentale, è rarissima allo stato subspontaneo e presente solo nella zona urbana centrale. Nelle aree d'origine i frutti
sono utilizzati per produrre un inchiostro e i rami per costruire scope. Il nome generico, da noi usato anche per una
specie di
Viburnum
deriva dal latino 'lénto' (io piego, faccio incurvare), in riferimento ai rami spesso incurvati; il nome
specifico deriva dal greco dal greco 'kamara' (volta. cupola), probabilmente per la forma dell'infiorescenza. Forma
biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-settembre.
Lapsana communis L. subsp. communis
- La lassana comune è una pianta annua a distribuzione eurasiatico-
sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è poco comune nel settore
interno al raccordo anulare, mentre la sua diffusione è maggiore nella fascia esterna. Cresce negli orli di boschi nitrofili
disturbati, presso le siepi, nei giardini, più raramente nei coltivi, su suoli argillosi sciolti e freschi, umiferi e ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana. Le foglie giovani sono commestibili. La dottrina dei segni,
sulla base della somiglianza fra i capolini chiusi e i capezzoli, portò a far credere che la pianta potesse curare
l'infiammazione dei capezzoli delle donne dagli ingorghi di latte dopo lo svezzamento, da cui il vecchio nome comune
di 'pianta delle mammelle'. Il nome generico deriva dal greco 'lapazein' e dal latino 'lampsana' (rammollire, purgare), in
relazione alle proprietà emollienti e depurative. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Lathraea squamaria L.
- La latrea comune è una specie dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Puglia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a pochissime stazioni del
settore settentrionale interno al raccordo anulare. Parassita le radici del carpino bianco, del nocciolo e di altri arbusti
decidui nei boschi freschi, su suoli argillosi umiferi e sciolti, piuttosto ricchi in composti azotati, per lo più calcarei, al
di sotto della fascia montana inferiore. La pianta è debolmente tossica (aucubina) e ha uno sviluppo molto lento: può
impiegare anche 10 anni prima di emettere i fusti fertili. Il nome generico deriva dal greco 'lathraios' (nascosto), in
quanto la pianta inizia a sviluppare i fusti sottoterra; il nome specifico si riferisce alle foglie trasformate in squame.
Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Lathyrus annuus L.
- La cicerchia annuale è una pianta annua a distribuzione mediterranea, di antica introduzione al
margine dell'areale (archeofita), presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige
(segnalata erroneamente in Lombardia). Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque rara. È un'avventizia
casuale legata a vegetazioni segetali come altre specie di
Lathyrus
che da noi hanno analogo comportamento, dal livello
del mare a 1500 m circa. Il nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros', che designava una
pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza eccitante; il nome specifico si riferisce al ciclo vitale annuale.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
Lathyrus aphaca L. subsp. aphaca
- La cicerchia bastarda è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima nel centro urbano e più diffusa
nella fascia esterna al raccordo anulare. Cresce nei campi di cereali, dove diviene infestante, e negli incolti,
prevalentemente su substrati calcarei, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. I semi sono tossici e provocano
disturbi neurologici se consumati in grande quantità e con frequenza (latirismo). Il nome generico è la latinizzazione
dell'antico termine greco 'lathyros', che designava una pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza eccitante;
il nome specifico deriva dal greco 'aphake' (pianta della lenticchia). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
Lathyrus cicera L.
- La cicerchia comune è una pianta annua a distribuzione mediterranea, di antica introduzione al
limite dell'areale (archeofita), presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (segnalata erroneamente in
Lombardia e avventizia in Trentino-Alto Adige), ma più comune nell'Italia mediterranea. Nell'area metropolitana di
Roma la specie è rara dentro il raccordo anulare e un po' più diffusa nella fascia periferica. È specie avventizia casuale,
in via di sparizione per il cessare delle coltivazioni cerealicole, dal livello del mare a 1000 m circa. I semi (cicerchie)
sono tossici; la pianta veniva coltivata come foraggio e raccolta prima della maturazione dei semi per evitare
avvelenamenti agli animali. Il nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros', che designava una
pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza eccitante; il nome specifico è quello usato per la pianta dagli
antichi romani. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
Lathyrus clymenum L.
- La cicerchia porporina è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea presente
in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia,
ma più frequente nelle regioni centro-meridionali. Nell'area metropolitana di Roma la specie è ovunque piuttosto
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