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Nell'area metropolitana di Roma questa sottospecie è rarissima e limitata ad una sola stazione al di fuori del raccordo
anulare, in prossimità della costa. Cresce sulle rupi, nelle pietraie, nei pascoli aridi sassosi, dalla fascia collinare a
quella montana inferiore. La pianta contiene diversi olii essenziali e viene spesso utilizzata in cucina come spezia. Il
nome generico deriva dal greco 'mikrós' (piccolo) e 'meris' (parte, elemento) in riferimento alle piccole dimensioni delle
foglie e dei fiori; il nome generico si riferisce alla Grecia, ove la specie è diffusa; il nome della sottospecie significa 'a
foglie sottili'. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Micromeria juliana (L.) Benth. ex Rchb.
- L'issopo meridionale, o santoreggia di Monte San Giuliano, è una specie a
distribuzione strettamente mediterranea presente in quasi tutte le regioni d'Italia a Sud del Po (manca in Sardegna ed è
di dubbia presenza in Umbria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima, con presenza limitata al settore
interno al raccordo anulare. Cresce nelle pietraie, sui muri, nei pascoli aridi sassosi, dal livello del mare a 800 m circa
(raramente anche più in alto), con optimum nella fascia mediterranea. La pianta contiene diversi olii essenziali e viene
spesso utilizzata in cucina come spezia. Il nome generico deriva dal greco 'mikrós' (piccolo) e 'meris' (parte, elemento)
in riferimento alle piccole dimensioni delle foglie e dei fiori; il nome specifico si riferisce a Monte San Giuliano,
l'antico nome di Erice in Sicilia. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Micromeria microphylla (d'Urv.) Benth.
- L'issopo a foglie minuscole è una rara specie subendemica presente in
Lazio, Puglia (da Andria alla costa Neretina e Otranto), in Sicilia, nelle Isole Egadi e Pelagie e a Malta. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rarissima e presente in una sola località in prossimità della fascia costiera. Cresce
nelle fessure delle rocce calcaree, dal livello del mare a 500 m circa. La pianta contiene diversi olii essenziali e viene
spesso utilizzata in cucina come spezia. Il nome generico deriva dal greco 'mikrós' (piccolo) e 'meris' (parte, elemento)
in riferimento alle piccole dimensioni delle foglie e dei fiori; il nome specifico si riferisce anch'esso alle piccole
dimensioni delle foglie. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Microthlaspi perfoliatum (L.) F.K. Mey.
- L'erba-storna perfogliata è una pianta annua delle zone temperate
dell'Eurasia presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima in tutto il
territorio, con una diffusione preferenziale nel settore orientale. Cresce in pratelli aridi ricchi in piante annuali, a volte
nelle colture, su suoli primitivi ricchi in scheletro, preferibilmente calcarei o per lo meno ricchi in basi, poveri in humus
e composti azotati, aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana. Le foglie giovani sono commestibili. Il nome
generico significa 'microscopico
Thlaspi
', nome quest'ultimo che deriva dal greco 'thalein' (comprimere), per la forma
appiattita delle siliquette; il nome specifico si riferisce alle foglie abbraccianti il fusto. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno. Syn.:
Thlaspi perfoliatum L.
Minuartia hybrida (Vill.) Shischk. subsp. hybrida
- La minuartia ibrida è una pianta annua dell'Eurasia meridionale
presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima ovunque; la sua presenza entro
il raccordo anulare si concentra nell'ambito del centro storico. Cresce in prati e incolti aridi, a volte anche su rupi e ai
bordi delle strade, su substrati calcarei, al di sotto della fascia montana superiore. Il nome generico è dedicato a Juan
Minuart (1693-1768), medico e botanico spagnolo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
Minuartia mediterranea (Link) K. Malý
- La minuartia mediterranea è una pianta annua a distribuzione
prevalentemente mediterranea con gravitazione nordoccidentale, presente in Veneto, Friuli Venezia Giulia, nelle
regioni dell'Italia centrale e meridionale e nelle Isole maggiori. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima
nell'intero territorio, con pochissime stazioni dentro e al di fuori del raccordo anulare. Cresce negli incolti aridi, dal
livello del mare a 600 m circa. Il genere è dedicato al botanico spagnolo J. Minuart (1693-1768); il nome specifico fa
riferimento all'areale mediterraneo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Mirabilis jalapa L.
- La bella di notte è una specie originaria del Perù, introdotta in Italia a scopo ornamentale e ormai
divenuta avventizia talora invasiva in tutte le regioni d'Italia salvo che in Piemonte e Valle d'Aosta. Nell'area
metropolitana di Roma la specie, aliena, è coltivata come pianta ornamentale e nel settore interno al raccordo si trova
molto spesso allo stato subspontaneo, mentre fuori dell'anello la sua presenza è piuttosto rara. La specie è molto
studiata dai genetisti per la peculiarità dei fenomeni che trasmettono i colori dei fiori, i quali non seguono sempre le
regole mendeliane. Il nome del genere, che in latino significa 'ammirevole, meraviglioso', si riferisce non tanto alla
bellezza dei fiori, quanto al fatto che essi possono essere di colori diversi sulla stessa pianta; il nome specifico si
riferisce a Jalápa (o Xalápa), una città del Messico, probabilmente per la somiglianza dei tuberi con quelli di
Ipomea
purga
, originaria di questa regione, da cui si estrae un lassativo chiamato 'jalápa'. Forma biologica: geofita. Periodo di
fioritura: maggio-ottobre.
Misopates calycinum Rothm.
- La gallinella calicina è ua pianta annua a distribuzione mediterranea con baricentro
occidentale presente in Toscana, Lazio, Abruzzo e in quasi tutte le regioni dell'Italia meridionale e insulare (da lungo
tempo non più osservata in Liguria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima ovunque. Cresce negli
incolti, nei campi e nelle vigne, su substrati generalmente calcarei, dal livello del mare a 1000 m circa, con optimum
nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal greco 'misos' (odio) e 'patein' (calpestare), come
raccomandazione a non calpestare una pianta così bella; il nome specifico si riferisce alle grandi dimensioni del calice.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.