Roma_Book_ita - page 626

622
Neotinea maculata (Desf.) Stearn
- L'orchide intatta è una specie a distribuzione strettamente mediterranea presente in
tutte le regioni dell'Italia centrale e meridionale, in Liguria e in Emilia-Romagna, ma diffusa soprattutto sul versante
orientale della Penisola dalla Romagna alla Puglia, dove comunque è generalmente rara. Nell'area metropolitana di
Roma la specie è rarissima e presente in una località della fascia costiera. Cresce in boscaglie, cepuglieti e prati aridi, al
di sotto della fascia montana inferiore, con optimum nella fascia mediterranea. Il genere è dedicato al botanico siciliano
V. Tineo (1791-1856); il nome specifico si riferisce alle foglie quasi sempre macchiate di bruno. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Neotinea tridentata (Scop.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
- L'orchide tridentata è una specie a
distribuzione eurimediterranea presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima,
con isolate stazioni site all'interno e al di fuori del raccordo anulare. Cresce con tendenza gregaria in vegetazioni aperte
seminaturali come prati e pascoli aridi, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, sia calcarei che marnoso-arenacei,
dal livello del mare a 1400 m circa. Il genere è dedicato al botanico siciliano V. Tineo (1791-1856); il nome specifico si
riferisce al labello con tre lobi acuti. La specie è stata recentemente trasferita al genere
Neotinea
sulla base di dati
molecolari, prima era inclusa nel genere
Orchis
, che in greco significa 'testicoli', alludendo ai due tuberi appaiati di
grandezza diversa. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio. Syn.:
Orchis tridentata
Scop.
Nepeta cataria L.
- L'erba-gatta è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-mediterranea orientale, di antica
introduzione ai limiti dell'areale, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna e forse Calabria (segnalata
erroneamente in Lombardia). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e limitata a una stazione del centro
urbano lungo il Tevere. Cresce in ambienti ruderali, nelle discariche, ai margini delle vie e sui muri, alla periferia dei
villaggi, su suoli argillosi umiferi ma pietrosi e aridi d'estate, ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 1200 m
circa. La pianta contiene un olio repellente per gli insetti, mentolo, e una sostanza chiamata nepetalattone, un terpene,
che ha l'effetto dei feromoni felini e che esercita una forte attrazione sui gatti. Il nome generico deriva dalla voce
africana accolta dal latino 'népa' (scorpione), nome attribuito a un erba citata da Plinio che sarebbe stata efficace contro
il morso degli scorpioni; il nome specifico si riferisce al potere di attrarre i gatti. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Nerium oleander L. subsp. oleander
- L'oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e dell'Asia. In
Italia cresce spontanea nelle regioni meridionali della Penisola e in Sicilia, Sardegna, Toscana e Liguria, presso i
litorali, inoltrandosi all'interno lungo i corsi d'acqua, su suoli sabbiosi o ghiaiosi, dal livello del mare a 300 m circa.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è coltivata e in tutto il territorio la si rinviene raramente allo stato
subspontaneo. È una pianta molto tossica in tutte le sue parti per l'uomo e per i mammiferi in genere: foglie, corteccia e
semi contwngono oleandrina, un glicoside cardiotossico che ogni anno provoca casi di avvelenamento anche mortale, a
danno soprattutto di escursionisti che usano i rami per i barbecue. Il nome generico deriva dal greco antico 'naros'
(fluente, corrente), in riferimento all'habitat naturale, i greti e le rive di fiumi e torrenti; il nome specifico deriva dal
latino 'olea' (olivo), probabilmente per l'aspetto delle foglie che richiamano vagamente quelle dell'olivo. Forma
biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Nicotiana glauca Graham
- Il tabacco glauco è una specie di origine sudamericana introdotta in Europa a scopo
ornamentale e oggi diffusa come avventizia in Liguria e in quasi tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e
insulare. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima e presente dentro il raccordo anulare. Cresce in ambienti
disturbati, su vecchi muri, sulle macerie, lungo le strade, a volte anche in ambienti rupestri, di solito presso gli abitati,
con optimum nella fascia mediterranea. La pianta, che veniva anch'essa fumata come il tabacco vero dalle popolazioni
indigene delle aree d'origine, oltre a venir usata per diversi scopi medicinali, contiene un alcaloide tossico, l'anabasina,
per cui l'ingestione delle foglie può rivelarsi fatale. Il genere è dedicato a Jean Nicot, Signore di Villemain (1530-1600),
diplomatico e accademico francese che introdusse per la prima volta il tabacco presso la Corte di Francia; il nome
specifico si riferisce al colore glauco della pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: gennaio-
dicembre.
Nicotiana tabacum L.
- Il tabacco è una specie originaria dell'America tropicale e subtropicale nota soltanto in
coltivazione, di probabile origine ibridogena a partire da altre specie selvatiche. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è rarissima e limitata a una stazione del centro urbano; la sua attuale presenza è dubbia. Cristoforo Colombo,
durante il primo viaggio nelle Americhe, fu il primo a riportare il fatto che, sull'Isola di Hispaniola, la pianta veniva
fumata dagli indigeni. Jean Nicot, Signore di Villemain (1530-1600), diplomatico e accademico francese, introdusse
per la prima volta il tabacco presso la Corte di Francia. All'inizio la specie venne usata come pianta ornamentale, ma
ben presto ne vennero riconosciute le proprietà medicinali, a tal punto da venir considerata una vera e propria panacea
prima di venir utilizzata come tabacco da masticazione, da fumo o da naso. Oltre alla ben nota nicotina, la pianta
contiene diversi alcaloidi, alcuni dei quali tossici o con azione insetticida. Il nome generico è dedicato a Jean Nicot; il
nome specifico è di etimologia incerta: secondo Bartolome de Las Casas deriverebbe da un termine della lingua
Arawak e in particolare dal dialetto caraibico Taino, che designava un rotolo di foglie di tabacco; un'altra ipotesi è che
derivi dal 'tabago' una sorta di pipa a forma di 'Y', usata per aspirare il fumo per le vie nasali. Sembra però che il
termine 'tabaco' fosse già adoperato nella lingua spagnola per definire erbe officinali già a partire dal 1410 e fosse un
1...,616,617,618,619,620,621,622,623,624,625 627,628,629,630,631,632,633,634,635,636,...752
Powered by FlippingBook