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Melica uniflora Retz.
- La melica uniflora è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-temperata presente in tutte le
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima nel settore interno al raccordo anulare, un po' più
diffusa nella fascia esterna. Cresce in boschi termofili di latifoglie, soprattutto in leccete e quercete caducifoglie, al di
sotto della fascia montana superiore. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino 'milium'
(miglio) tramite una derivazione medioevale in 'milica', o dal greco 'meli' (miele), per il sapore dolce del fusto; il nome
specifico si riferisce alle spighette uniflore. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-
giugno.
Melilotus albus Medik.
- Il meliloto bianco è una pianta annua a distribuzione originariamente eurasiatico-sudeuropea
ma oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
piuttosto comune nel settore interno al raccordo anulare e un po' meno frequente nella fascia esterna. Cresce in
vegetazioni ruderali lungo le strade, presso le stazioni ferroviarie, in cave e discariche, su diversi tipi di suoli primitivi
ricchi in scheletro e poveri in humus, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. La pianta è debolmente tossica
per la presenza di cumarine, ma l'infuso, di sapore gradevole, viene ancor oggi spesso utilizzato localmente. Il nome
generico deriva dal greco 'meli' (miele) e 'lotos' (trifoglio), quello specifico si riferisce al colore bianco dei fiori. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Melilotus altissimus Thuill.
- Il meliloto d'Ungheria è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente in tutte
le regioni d'Italia salvo che in Calabria e Sardegna (non ritrovata in tempi recenti in Valle d'Aosta). Nell'area
metropolitana di Roma la specie è rarissima ovunque. Cresce in incolti umidi, soprattutto nel letto dei fiumi e ai bordi
degli stagni, dal livello del mare a 600 m circa (raramente anche più in alto). Il nome generico deriva dal greco 'meli'
(miele) e 'lotos' (trifoglio). Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
Melilotus indicus (L.) All.
- Il meliloto d'india è una pianta annua a distribuzione originariamente mediterraneo-
orientale ma oggi ampiamente diffusa come avventizia nelle zone temperate, presente in quasi tutte le regioni d'Italia,
salvo che in Valle d'Aosta ed Umbria (segnalata erroneamente in Piemonte e Trentino-Alto Adige). Nell'area
metropolitana di Roma la specie è comune dentro il raccordo anulare e meno diffusa nel settore esterno. Cresce in
vegetazioni ruderali, nelle stazioni ferroviarie e negli impianti portuali, su suoli limoso-argillosi ricchi in composti
azotati, dal livello del mare a 1000 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'meli' (miele) e 'lotos' (trifoglio). Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
Melilotus italicus (L.) Lam.
- Il meliloto italico è una pianta annua a distribuzione prevalentemente mediterranea
presente in molte regioni d'Italia, ma più comune in quelle centrali e meridionali. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è rarissima, con presenza limitata solo alla fascia interna al raccordo anulare. Cresce negli incolti, in ambienti
ruderali, lungo le strade, su suoli aridi almeno d'estate, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva
dal greco 'meli' (miele) e 'lotos' (trifoglio). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Melilotus neapolitanus Ten.
- Il meliloto napoletano è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige, ma più comune al
centro-sud. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rarissima, sia dentro che al di fuori del raccordo anulare. Cresce
su dune marittime e in incolti aridi sabbiosi, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'meli'
(miele) e 'lotos' (trifoglio); il nome specifico si riferisce alla città di Napoli. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-giugno.
Melilotus officinalis (L.) Lam.
- Il meliloto comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Puglia e Sicilia. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è poco comune nel settore interno al raccordo anulare, rara in quello esterno. Cresce in vegetazioni ruderali
lungo le strade, presso le stazioni ferroviarie, nelle cave, nelle discariche e in campi abbandonati, su suoli primitivi
preferibilmente limosi, neutri, dal livello del mare alla fascia montana. La pianta è debolmente tossica per la presenza
di cumarine che le conferiscono un caratteristico profumo da secca, per cui era usata per aromatizzare liquori. Il nome
generico deriva dal greco 'meli' (miele) e 'lotos' (trifoglio); il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia) e si riferisce all'antico uso a scopo medicinale. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
Melilotus sulcatus Desf.
- Il meliloto solcato è una pianta annua a distribuzione prevalentemente mediterranea presente
in tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale, in Liguria, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è ovunque piuttosto rara. Cresce nei campi, negli oliveti, in incolti aridi, dal livello del
mare a 800 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'meli' (miele) e 'lotos' (trifoglio); il nome specifico si rifeerisce ai
frutti caratteristicamente solcati. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
Melissa officinalis L.
- La melissa è una specie di origine mediterraneo-orientale, da noi di antica introduzione e spesso
spontaneizzata, presente in quasi tutte le regioni d'Italia (segnalata erroneamente in Valle d'Aosta). Nell'area
metropolitana di Roma la specie è poco comune nell'intero territorio. Cresce in siti più o meno ruderali, ai margini di
boschetti alterati, lungo viottoli ombreggiati, su suoli umici, basici, aridi d'estate, ricchi in composti azotati, dal livello
del mare a 1000 m circa. La pianta contiene diversi principi attivi ed è ancor oggi usata come spezia e pianta
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