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nell'800 a.C. Nell'
Europa Centrale, ancor prima dell'espansione dell'Impero Romano, la cannabis era già coltivata e
usata nelle isole britanniche dalle tribù dei Celti e dei Pitti (III-
IV sec a.C.). Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia
menziona le proprietà terapeutic
he dell'erba. Nel Medioevo l'uso proseguì lecitamente sino al 1484 quando una bolla
papale ne vietò l'uso ai fedeli. Il nome generico è quello usato dagli antichi romani, il nome specifico in latino significa
'coltivata'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Capsella bursa-pastoris
(L.) Medik. subsp.
bursa-pastoris
La borsa del pastore è una specie originaria dell'Europa meridionale divenuta
ormai subcosmopolita diffondendosi con le coltivazioni del frumento, presente
in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è comune. Cresce in
vegetazioni disturbate e spesso esposte a calpestio, in giardini, coltivi, margini
di strade e habitat ruderali, su suoli abbastanza freschi ed umiferi, ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia subalpina. Una singola pianta
è capace di produrre più di 500.000 semi attaccaticci facilmente dispersi dagli
animali. La pianta veniva utilizzata per curare le ferite; le foglie giovani sono
commestibili. Il nome generico deriva dal latino 'capsa' (contenitore per papiri,
cofanetto); quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con delle piccole
bisacce. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
Capsella rubella
Reut.
La borsa del pastore annuale è una specie di origine mediterranea oggi
divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia salvo forse che in
Valle d'Aosta. Sull'Isola dell'Asinara è presente un po' ovunque ma non
comune. Cresce in ambienti disturbati, con ecologia simile a quella di
C.
bursa-pastoris
, dal livello del mare alla fascia montana. Le foglie giovani sono
commestibili. Il nome generico deriva dal latino 'capsa' (contenitore per papiri,
cofanetto); quello specifico allude all'arrossamento dei sepali. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-agosto.
Cardamine hirsuta
L.
Il billeri primaticcio è una specie a distribuzione originariamente
mediterraneo-atlantica oggi divenuta subcosmopolita nelle zone temperate,
presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è poco diffusa; è
presente nella lecceta di Elighe Mannu (Bocchieri, 1988). Cresce in
vegetazioni ruderali di giardini e parchi, nei vigneti, ai margini di siepi e
strade, nei campi e su muretti, su suoli argillosi da neutri a subacidi, freschi e
umiferi, ricchi in composti azotati, spesso con gerani annuali di origine
mediterranea anch'essi divenuti subcosmopoliti, dal livello del mare alla fascia
montana. Le foglie dal sapore piccante simile a quello del crescione possono
essere usate per aromatizzare insalate e minestre. Il nome generico deriva dal
termine greco 'kárdamon' che designava il crescione (
Nasturtium officinale
), molto simile alle
Cardamine
con foglie
pennate. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-luglio.
Carduus pycnocephalus
L. subsp.
pycnocephalus
Il cardo saettone è una specie a distribuzione eurimediterraneo-turanica
presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è presente un po'
ovunque ma non comune. Cresce in vegetazioni disturbate di siti aridi e
assolati quali scarpate e margini di strade o ferrovie, su substrati calcarei o
silicei ma allora ricchi in basi, su suoli primitivi ricchi in scheletro e molto
aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome
generico era già in uso presso i Romani; da esso deriva l'espressione 'cardare la
lana', operazione in cui venivano usati sino a tempi recenti i capolini spinosi di
diverse
Asteraceae
e di
Dipsacus
; il nome specifico deriva dal greco 'pyknós'
(denso) e 'kephalé' (testa), in riferimento ai capolini addensati all'apice dei
fusti. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Carex cuprina
(Heuff.) A. Kern.
La carice di Otruba è una specie a distribuzione mediterraneo-
atlantica presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola
dell'Asinara è presente presso Spalmadori, Cala d'Oliva e Cala S. Andrea (Bocchieri, 1988). Cresce in aree paludose,