Asinara_Book_ita - page 255

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Carlina lanata
L.
La carlina lanosa è una pianta annua a distribuzione stenomediterranea
presente in Emilia-Romagna (ove è rara) e in tutte le regioni dell'Italia centrale,
meridionale e insulare (da lungo tempo non più ritrovata in Liguria). Sull'Isola
dell'Asinara è rara; è presente negli incolti tra Fornelli e Santa Maria
(Bocchieri, 1988). Cresce negli incolti, nei pascoli aridi, a volte anche in
ambienti disturbati come lungo le vie, dal livello del mare a 1200 m circa, con
optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal latino
'cardulina', che significa 'piccolo cardo', quello specifico si riferisce alla
lanosità biancastra della pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
Carpobrotus acinaciformis
(L.) L. Bolus
Il fico degli Ottentotti è una specie originaria del Sudafrica, ove colonizza le
dune costiere della regione del Capo; fu introdotta in Europa a scopo
ornamentale per le vistosissime fioriture o per stabilizzare le dune costiere ed è
oggi divenuta spontanea lungo quasi tutti i litorali d'Italia (manca allo stato
subspontaneo in Veneto e Friuli Venezia Giulia), soprattutto nell'Italia
mediterranea, ove cresce sulle scogliere, sui muri e sulle dune, minacciando
gravemente la delicata vegetazione costiera. Sull'Isola dell'Asinara è del tutto
spontaneizzata presso Cala d'Oliva e nei pressi del Farodi Punta Scorno
(Bocchieri, 1988). Il liquido estratto dalle foglie è utilizzato come lenitivo per
irritazioni cutanee e scottature solari; i frutti cono commestibili. Il nome
generico deriva dal greco 'karpos' (frutto) e 'brotos' (edule); il nome specifico
deriva dal greco 'acines' (spada), per la forma a scimitarra delle foglie; il nome italiano 'fico degli Ottentotti' origina dal
fatto che la pianta era utilizzata a scopo alimentare dal popolo Khoi del Bo
tswana, chiamati anche 'Ottentotti', da
'hottentots', che nel dialetto olandese del Capo significa 'balbuziente', a causa della particolare lingua caratterizzata da
suoni simili a schiocchi. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: marzo-luglio.
Carthamus caeruleus
L.
Il cardoncello azzurro è una specie a distribuzione mediterranea con baricentro
meridionale presente in Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia
centrale, meridionale e insulare salvo che nelle Marche, in Umbria e in
Abruzzo (da lungo tempo non più osservata in Liguria). Sull'Isola dell'Asinara
è rara, osservata esclusivamente in rari esemplari nel tratto costiero tra Punta
Colondri e Punta Salippi (Bocchieri, 1988). Cresce negli incolti, nelle siepi, ai
margini delle strade, su suoli piuttosto primitivi, aridi d'estate, dal livello del
mare a 1200 m circa, ma con optimum nella fascia mediterranea. Il nome
generico deriva dall'arabo 'quartom', 'qurtum' o 'qurtom' (dipingere, tingere),
per l'antico uso tintorio di
C. tinctorius
; il nome specifico si riferisce al colore
azzurro dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-luglio. Syn.:
Carduncellus caeruleus
(L.) C. Presl
Carthamus lanatus
L.
Lo zafferanone selvatico è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea
presente in quasi tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e in
Lombardia. Sull'Isola dell'Asinara è rara, osservata nei pressi di Punta
Romasino in località 'Stretti' e a Fornelli (Bocchieri, 1988). Si tratta di una
specie legata alla pastorizia e un tempo molto più diffusa, che cresce ai margini
delle lande rupestri, nei prati aridi, ma anche in ambienti ruderali come
discariche e margini di strade, spesso con altre piante spinose, dal livello del
mare a 1300 m circa. Il nome generico deriva dall'arabo 'quartom', 'qurtum' o
'qurtom' (dipingere, tingere), per l'antico uso di
C. tinctorius
; il nome specifico
si riferisce alla pelosità vellutata del fusto. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Castanea sativa
Mill.
Il castagno è un albero originario dall'Europa sudorientale e dall'Asia occidentale, forse introdotto con il noce in epoca
preromana, presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è stato introdotto tra i lecci
e il rimboschimento a
pini presso Elighe Mannu (Bocchieri, 1988). È uno dei principali costituenti dei boschi collinari, fra 200 e 800 m circa;
cresce su suoli profondi più o meno acidi, quindi su substrati marnoso-arenacei, raramente su terra rossa. Il castagno è
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