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'keros' (cera) e 'anthos' (fiore) e significa quindi 'fiore di cera'; il nome
specifico si riferisce alle maggiori dimensioni rispetto ad altre specie
congeneri. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: dicembre-
giugno.
Chamaemelum fuscatum
(Brot.) Vasc.
La falsa camomilla precoce è una pianta annua a distribuzione mediterranea
con baricentro occidentale presente in Emilia-Romagna, Toscana, Lazio,
Campania, Sardegna e Sicilia. Sull'Isola dell'Asinara è rara; è presente a
Trabuccato tra le vigne un tempo coltivate dai detenuti e l'oliveto (Bocchieri,
1988). Cresce in prati e incolti umidi e presso stagni effimeri, soprattutto
presso le coste, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico deriva dal
greco 'khamái' (a terra, basso, strisciante) e 'melon' (mela), per l'odore emanato
dalla pianta, vagamente simile a quello delle mele; da esso deriva l'italiano
'camomilla'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: novembre-
giugno. Syn.:
Anthemis fuscata
Brot.,
Anthemis praecox
Link
Chamaerops humilis
L.
La palma nana è l'unica palma spontanea in Italia. In natura cresce nella
macchia mediterranea, e da noi è diffusa soprattutto lungo le coste tirreniche,
mentre altrove viene spesso coltivata a scopo ornamentale. Sull'Isola
dell'Asinara si ritrova esclusivamente a ovest di Cala d'Oliva ove qualche
esemplare supera il metro d'altezza. In Sardegna, soprattutto nella Nurra, le
lacinie delle foglie trovavano impiego per lavori di intreccio, cesti, corbule,
canestri, stuoie, sacchi e funi. I frutti eduli erano un tempo ricercati sul mercato
per il loro sapore simile a quello del dattero. Gli esemplari dell'Orto Botanico
di Padova, che raggiungono dimensioni ragguardevoli, sembra siano stati
piantati nel 1585 e vengono chiamati anche 'palma di Goethe', in quanto furono
citati dal grande scrittore tedesco nella sua importante opera dedicata alla
metamorfosi delle piante. Il nome generico deri
va dal greco 'khamai' (piccolo) e 'rhops' (arbusto, cespuglio), alludendo
alle piccole dimensioni della pianta negli ambienti naturali; il nome specifico ha lo stesso significato. Forma biologica:
fanerofita scaposa/ nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Chamaesyce peplis
(L.) Prokh.
L'euforbia delle spiagge è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea
presente lungo tutti i litorali italiani (ma da lungo tempo non più osservata in
Liguria). Sull'Isola dell'Asinara è rara; è stata ritrovata solo tra le sabbie site tra
il porto di Fornelli, Punta Salippi e Cala S. Andrea (Bocchieri, 1988). Cresce
come pianta pioniera sulle spiagge e sulle dune sabbiose in formazione, lungo i
litorali. La pianta è fortemente tossica, il latice è irritante e può scatenare
reazioni fotoallergiche. Il nome generico deriva dal greco 'khamái' (a terra,
basso) e 'syce' (fico), alludendo al portamento prostrato della maggior parte
delle specie e al fatto che, come il fico, tutte contengono un latice bianco; il
nome specifico è quello greco della
Portulaca
, in riferimento alla vaga
somiglianza tra le due specie. Forma biologica: terofita reptante. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Charybdis pancration
(Steinh.) Speta
Il giglio marino comune è una specie a distribuzione stenomediterranea presente lungo le coste di quasi tutte le regioni
dell'Italia ce
ntrale e meridionale (manca in Toscana, nelle Marche e in Molise). Sull'Isola dell'Asinara è comune.
Cresce sulle spiagge e sulle dune sabbiose litorali, su suoli sabbiosi sciolti. Le capsule producono grandi quantità di
piccoli semi nerastri, i quali gall
eggiano sull'acqua e sono quindi dispersi lungo le coste dalle correnti marine. La
pianta contiene alcaloidi tossici. Questa specie secondo quanto riportato da Giglio (1970) ha contribuito a incrementare
la mortalità tra i prigionieri austro-ungarici giunt
i sull'Isola dell'Asinara tra il 1915 e il 1919. Essi, per la penuria di
cibo, utilizzavano i bulbi, sia crudi che cotti, di questa pianta con conseguenze dannosissime per la loro salute, peraltro
