Asinara_Book_ita - page 267

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significato. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
Crithmum maritimum
L.
Il finocchio di mare è una specie dell'Europa mediterranea, presente lungo tutte
le coste dell'Italia in aree sottoposte a spruzzi di acqua marina, in genere su
substrati rocciosi, sporadicamente anche all'interno su vecchi muri e castelli.
Sull'Isola dell'Asinara è comune; si può osservare in generale nelle zone
costiere. La pianta ha proprietà aromatiche, aperitive, digestive, carminative,
diuretiche e antiscorbutiche. Le foglie possono essere impiegate in salse,
condimenti e minestre. Gli olii essenziali possono essere utilizzati nella
cosmesi per profumi, creme e saponi. Il nome generico deriva dal greco 'krithe'
(orzo) per la somiglianza del frutto al chicco del cereale; quello specifico
allude all'habitat marittimo. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
Crocus minimus
DC.
Lo zafferano minore è una specie endemica sardo-corsa presente anche
sull'Isola di Capraia nell'Arcipelago Toscano. Sull'Isola dell'Asinara è alquanto
rara e localizzata nei pianori siti nei pressi di Punta della Scomunica
(Bocchieri, 1988). Cresce in pascoli aridi e in formazioni ad arbusti spinosi a
cuscinetto, dal livello del mare a 1300 m circa. Il bulbo è velenoso. Il nome
generico deriva dal greco 'krokos' (filamento) in allusione ai lunghi stimmi
filamentosi che, nel caso della specie
C. sativus
, una volta seccati costituiscono
lo zafferano; il nome specifico si riferisce alle piccole dimensioni dei fiori.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Cupressus arizonica
Greene
Il cipresso dell'Arizona è un albero originario delle montagne dell'Arizona e
del Messico; la presenza in Italia è documentata a partire dal 1892, ed è oggi
presente come specie avventizia in Umbria, Marche e Calabria. Sull'Isola
dell'Asinara è coltivata nei pressi di Cala d'Oliva (Bocchieri, 1988). In passato
è stato spesso impiegato a scopo ornamentale per la formazione di alte siepi
protettive, oggi si usa di meno a questo scopo, anche perché dopo alcuni anni
di potatura dà segni di seccume e sofferenza; è ancora molto frequente in
parchi e giardini nella forma arborescente. Nelle zone di origine le pigne
(galbuli) rimangono chiuse per molti anni e si aprono liberando i semi soltanto
quando la pianta madre è stata colpita da shock termico causato da un
incendio, il che favorisce la disseminazione in ambienti liberi dalla concorrenza di altre specie. Il genere è il nome
comun
e latino del cipresso, derivato dal greco 'kypárissos', che origina da 'kuo' (io genero, produco germogli) e
'párisos' (simile, uguale), in riferimento all'accrescimento simmetrico della pianta, oppure si riferisce a Kypros (Cipro),
isola nella quale il ci
presso comune vive spontaneo; il nome specifico si riferisce a una delle aree di origine, l'Arizona.
Forma biologica: fanerofita scaposa.
Cuscuta planiflora
Ten.
La cuscuta a
fiore bianco è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea presente in molte regioni d'Italia (manca
in Valle d'Aosta, Veneto, Friuli Venezia G
iulia, nelle Marche e in Puglia ed è di dubbia presenza in Piemonte,
Trentino-Alto Adige e Umbria), ma più
comune nelle regioni occidentali e meridionali. Sull'Isola dell'Asinara questa
specie non è molto diffusa; è parassita su
Genista corsica
e
Bellium bellidioides
presso Punta Scomunica e Punta
Romasino. Vive come parassita di diverse piante erbacee o suffr
uticose, dal livello del mare a 1000 m circa, con
optimum nella fascia mediterranea. Le specie di questo genere hanno foglie ridotte a squame e sono prive di clorofilla;
i sottili fusti filiformi si attorcigliano attorno alle piante ospiti perdendo il contatto con il terreno per nutrirsi
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