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mediterranea. La specie contiene atropina e alcaloidi altamente tossici quali
scopolamina e iosciamina. L'intossicazione da
Datura
produce una totale
incapacità di distinguere la realtà dalla fantasia, ipertermia, tachicardia e grave
midriasi con conseguente fotofobia dolorosa che può durare diversi giorni;
l'ampio spettro di variazione nelle concentrazioni di principi attivi tra singoli
individui della pianta rende particolarmente pericoloso il suo uso medicinale,
che provoca ogni anno numerosi decessi. Il nome generico deriva da quello
della pianta in indostano (dhatúra), quello specifico si riferisce al frutto munito
di robusti aculei. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
ottobre.
Datura inoxia
Mill.
La noce metella, o stramonio metello, è una pianta annua di origine
centroamericana presente come avventizia in quasi tutte le regioni d'Italia.
Sull'Isola dell'Asinara è rara; è presente tra le macerie di Cala d'Oliva
(Bocchieri, 1988). Cresce in ambienti disturbati, negli incolti, nelle discariche,
sui ruderi, dal livello del mare a 600 m circa. La specie contiene atropina e
alcaloidi altamente tossici quali scopolamina e iosciamina. Gli Aztechi
usavano la pianta per vari scopi terapeutici e per provocare allucinazioni nei
riti religiosi. L'intossicazione da
Datura
produce infatti una totale incapacità di
distinguere la realtà dalla fantasia, ipertermia, tachicardia e grave midriasi con
conseguente fotofobia dolorosa che può durare diversi giorni. L'ampio spettro
di variazione nelle concentrazioni di principi attivi tra singoli individui della pianta rende particolarmente pericoloso il
suo uso medicina
le, che provoca ogni anno numerosi decessi. Il nome generico deriva da quello della pianta in
indostano (dhatúra), quello specifico in latino significa paradossalmente 'non dannoso, non nocivo' (il nome originale è
erroneo al posto di 'innoxia'). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
Daucus carota
L. subsp.
carota
La carota selvatica è originaria della parte meridionale dell'Eurasia, ma è oggi
diffusa nelle zone temperate di tutto il mondo, e presente con diverse
sottospecie in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è rara; è presente a
Fornelli, nelle zone costiere rocciose e Punta Sabina (Bocchieri, 1988). Cresce
sia negli aspetti più aridi dei prati da sfalcio che in vegetazioni ruderali presso
gli abitati, su suoli non molto profondi ma ricchi in basi e composti azotati, a
volte anche subsalsi, dal livello del mare ai 1400 m circa. La radice era
conosciuta sin dall'antichità e Plinio la cita per le proprietà cicatrizzanti,
diuretiche e digestive. Le carote 'antiche' erano però sottili e nodose, con gusto
acre e polpa biancastra 'dura come pietra', in quanto la selezione delle carote
coltivate oggi iniziò nel XVI secolo. Il nom
e generico deriva dal greco dal greco 'daio' (bruciare, riscaldare) forse per
le presunte proprietà riscaldanti della pianta; il nome specifico era già in uso presso gli antichi Greci. Forma biologica:
emicriptofita bienne (terofita scaposa). Periodo di fioritura: aprile-ottobre.
Daucus carota
L. subsp.
drepanensis
(Arcang.) Heywood
La carota selvatica, originaria dalla parte meridionale dell'Eurasia ma oggi
diffusa nelle zone temperate di tutto il mondo, è presente, con diverse
sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. La subsp.
drepanensis
è nota per le coste
della Toscana, dell'Abruzzo e di quasi tutte le regioni dell'Italia meridionale e
insulare (assente in Molise, di dubbia presenza in Lazio e in Calabria).
Sull'Isola dell'Asinara è poco diffusa, presente nelle zone costiere. Cresce in
vegetazioni disturbate presso il mare, su suoli pietrosi o sabbiosi, aridi d'estate.
La radice era conosciuta sin dall'antichità e Plinio la cita per le proprietà
cicatrizzanti, diuretiche e digestive; le carote 'antiche' erano però sottili e
nodose, con gusto acre e polpa biancastra 'dura come pietra', in quanto la
selezione delle carote coltivate oggi iniziò nel XVI secolo. Il nome generi
co deriva dal greco dal greco 'daio' (bruciare,
riscaldare) forse per le presunte proprietà riscaldanti della pianta; il nome specifico era già in uso presso gli antichi
Greci. Forma biologica: emicriptofita bienne (terofita scaposa). Periodo di fioritura: aprile-ottobre. Syn.:
Daucus
gingidium
L. subsp.
polygamus
(Gouan) Onno
Daucus carota
L. subsp.
hispanicus
(Gouan) Thell.
La carota selvatica, originaria dalla parte meridio
nale dell'Eurasia ma oggi diffusa nelle zone temperate di tutto il
mondo, è presente, con diverse sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. La subsp.
hispanicus
è nota per le coste di