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Foglie superiori dei fusti fioriferi da lanceolate a ovato-lanceolate, con larghezza massima verso la metà.
Fascetti di foglioline ascellari generalmente assenti
Cerastium carinthiacum Vest subsp. carinthiacum
La peverina carinziana è una specie diffusa dalle Alpi orientali ai Carpazi,
presente con due sottospecie dalle Alpi Lombarde al Friuli. La distribuzione
regionale è estesa a quasi tutte le montagne calcaree del Friuli, con lacune nel
settore prealpino; nell'area di studio sono presenti sia la sottospecie nominale
che la subsp.
austroalpinum
(Kunz) Janch., che differisce per le brattee fiorali
pelose di sopra. Cresce su ghiaioni e macereti di natura calcarea o dolomitica,
dalla fascia montana a quella alpina. Il nome generico deriva dal greco 'keras'
(corno), a causa della forma allungata delle capsule; il nome della specie si ri-
ferisce alla Carinzia, una regione dell’Austria confinante con il Friuli. Forma
biologica: camefita pulvinata. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie superiori dei fusti fioriferi lineari, o con larghezza massima nel terzo inferiore. Nodi quasi tutti con
fascetti ascellari di foglie lineari
Cerastium arvense L. subsp. strictum (W.D.J. Koch) Schinz & R. Keller
La peverina a foglie strette è un’entità appartenente a una specie a vasta di-
stribuzione eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita, presente con quattro
sottospecie in tutta l'Italia continentale salvo che nelle estreme regioni meri-
dionali. La distribuzione regionale è centrata sulle aree montuose del Friuli,
con poche stazioni nell'alta pianura friulana; nell'area di studio è stata osser-
vata presso Sauris di Sopra e sul M. Rucharlanar, tra 1400 e 1500 m. Questa
sottospecie, che ha distribuzione generale ristretta alle montagne dell'Euro-
pa meridionale, cresce in ambienti aridi e assolati, su suoli ricchi in scheletro,
soprattutto in pascoli alpini su substrati calcarei o dolomitici, con optimum
al di sopra della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco
'keras' (corno) a causa della forma allungata delle capsule; il nome specifi-
co, dal latino ‘arvum’, significa ‘dei campi arati’; il nome della sottospecie
si riferisce alle foglie particolarmente strette. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Pianta annua di luoghi disturbati, senza getti sterili. Fiori disposti in glomeruli all'apice dei fusti
Cerastium glomeratum Thuill.
La peverina dei campi è una pianta annua a distribuzione originariamente
mediterranea ma oggi divenuta subcosmopolita, di antica introduzione nella
parte settentrionale dell'areale (archeofita), presente in tutte le regioni d’Ita-
lia. La distribuzione regionale si concentra nelle aree planiziali e collinari, ra-
refacendosi verso nord, con poche stazioni nei fondovalle del settore alpino;
nell'area di studio la specie è frequente soprattutto presso gli abitati, da Am-
pezzo a Sauris di Sopra. Cresce in vegetazioni arvensi, lungo i viottoli, nelle
discariche, su suoli limoso-argillosi da subaridi a umidi, ricchi in composti
azotati ma decalcificati, dal livello del mare a circa 1400 m. Il nome generico
deriva dal greco 'keras' (corno) a causa della forma allungata delle capsule;
quello specifico allude ai fiori riuniti in glomeruli. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
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Piante perenni, con getti sterili alla base dei fusti. Fiori di solito non disposti in glomeruli
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Calice lungo 4-6 mm. Capsula minore di 11 mm. Semi larghi 0.5-0.8 mm (binoculare!)
Cerastium holosteoides Fr.
La peverina dei prati è una specie a distribuzione originariamente eurasiati-
ca oggi divenuta quasi ubiquitaria nelle zone temperate, presente in tutte le
regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende dalle lagune alla fascia
montana superiore delle Alpi, sopra la quale è vicariata dall'affine
C. fonta-
num
; nell'area di studio la specie è piuttosto rara e confinata nei fondovalle a
quote basse. Cresce in prati falciati e concimati, pascoli, campi e lungo stra-
de di campagna, a volte su muri e ruderi, su suoli limoso-argillosi piuttosto
freschi, ricchi in basi e composti azotati ma a volte subacidi, associandosi
ad altre piante annuali, dal livello del mare alla fascia montana superiore. Il
nome generico deriva dal greco 'keras' (corno) a causa della forma allungata
delle capsule; il nome specifico si allude alla somiglianza con piante del ge-
nere
Holosteum
. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-ottobre.
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