154
390
Petali ad apice da dentellato (con più di 2 denti) a sfrangiato
391
390
Petali ad apice bilobato o bifido
394
391
Stili 5 (lente!). Petali con 4-5 frange
Silene flos-cuculi (L.) Clairv.
La crotonella fior di cuculo è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana
presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su
quasi tutto il territorio, con qualche lacuna ad esempio nel Carso triestino,
ove la specie è rara per la scarsità di ambienti umidi; nell'area di studio la
specie è poco frequente. Cresce in prati umidi falciati e concimati e ai margi-
ni di boschi di latifoglie decidue, su suoli freschi, dal livello del mare a circa
1600 m, raramente anche più in alto. Il nome generico deriva forse da Sileno,
il panciuto accompagnatore di Bacco, e allude al calice rigonfio di alcune
specie; il nome specifico si riferisce alla frequente presenza sulle ascelle fo-
gliari della schiuma della 'sputacchina', la larva dell'insetto emittero
Philaenus
spumarius
, chiamata anche 'saliva di cuculo'. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
391
Stili 2. Petali dentellati o con più di 5 frange
392
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Fiori disposti in densi fascetti all'apice del fusto
Dianthus barbatus L. subsp. barbatus
Il garofano a mazzetti, o garofano montano, è una specie delle montagne
dell'Europa meridionale presente, con due sottospecie vicarianti geografiche,
lungo tutto l'arco alpino salvo che in Val d'Aosta (la sottospecie nominale) e
nell'Appennino centrale [la subsp.
compactus
(Kit.) Heuff.]. La distribuzione
regionale comprende, con qualche lacuna, i settori alpino e prealpino, l'alta
pianura friulana ed il Carso goriziano, dove la specie è rara; nell'area di stu-
dio la specie è diffusa e localmente comune, ad esempio nei dintorni di Sauris
di Sopra, presso gli Stavoli Rucharlanar e Hinter der Orbe, sul M. Festons,
sul M. Novarza e nei pascoli presso il Passo Pura. Cresce in prati e cespu-
glieti, dalla fascia montana a quella alpina (nelle stazioni dealpine anche più
in basso). Il nome generico deriva dal greco 'Theòs' (Dio, Giove) e 'anthos'
(fiore) e significa dunque 'fiore di Giove'; il nome specifico si riferisce alle
lunghe reste del calice, che danno all’infiorescenza un aspetto ‘barbuto’. For-
ma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
392
Fiori non disposti in fascetti
393
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Petali profondamente divisi in numerose frange sottili
Dianthus monspessulanus L.
Il garofano di Montpellier è una specie dell’Europa meridionale presente
in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Val d'Aosta, Puglia,
Basilicata e Calabria. La distribuzione regionale è di tipo tendenzialmente
alpico-carsico; in Carso è più diffusa nella parte sudorientale, manca nell'I-
sontino ma riappare sul M. Sabotino; nell'area di studio la specie è abbastan-
za comune, ad esempio sul M. Tiarfin e sul M. Tinisa. Cresce ai margini di
boschi aperti, su suoli abbastanza profondi ma di solito ricchi in scheletro,
basici e piuttosto umiferi; la specie appare anche in prati aridi, arbusteti e
scarpate stradali, dal livello del mare ai 2200 m circa. Il nome generico deriva
dal greco 'Theòs' (Dio, Giove) e 'anthos' (fiore) e significa dunque 'fiore di
Giove'; il nome specifico si riferisce alla città di Montpellier. Forma biologi-
ca: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Petali dentellati
1...,152,153,154,155,156,157,158,159,160,161 163,164,165,166,167,168,169,170,171,172,...508