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Corolla lattiginosa soffusa di rosa all'apice, bruna nel secco. Pianta pelosa. Infiorescenze spesso appaiate
Trifolium pratense L. subsp. nivale (W.D.J. Koch) Ces.
Il trifoglio dei prati nivale appartiene a una specie a vasta distribuzione eura-
siatica divenuta oggi quasi cosmopolita, presente in tutte le regioni d’Italia,
con quattro sottospecie; la distribuzione della subsp.
nivale
è ristretta all'arco
alpino (manca solo in Liguria e forse in Val d'Aosta) e alle montagne dell'A-
bruzzo. La distribuzione regionale è concentrata nelle porzioni più interne
del settore alpino (Alpi Carniche e Giulie), con poche lacune; nell'area di
studio la specie è più frequente presso le malghe vicino alla fascia subalpina,
come a Casera Razzo e sul M. Morgenleit. Cresce in pascoli subalpini ed
alpini, dove sostituisce la sottospecie nominale. Il nome generico si riferisce
alle foglie trifogliate; quelli della specie e della sottospecie all'habitat. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
466
Piante spinose
467
466
Piante non spinose
486
467
Foglie composte (divise in foglioline separate tra loro). Fiori non disposti in capolini. Frutto a mora rossa
(lampone)
Rubus idaeus L. subsp. idaeus
Il lampone è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente in tutte
le regioni d'Italia. La distribuzione regionale copre tutte le aree montuose del
Friuli, con rare stazioni nel Carso triestino ove è sfuggita alla coltivazione;
nell'area di studio è diffusa e comunissima, più abbondante nelle aree con
substrati silicei. Cresce in radure e schiarite dei boschi, soprattutto faggete
e abetine, su suoli da neutri a subacidi piuttosto eutrofizzati (deiezioni di
mammiferi selvatici), dalla fascia montana a quella subalpina, raramente più
in basso. Forma popolamenti densi anche in parti di bosco che sono state
oggetto di incendi o taglio del legno. È facilmente coltivabile nelle regioni
temperate e ha una tendenza a diffondersi rapidamente. I frutti sono com-
mestibili e vengono utilizzati nella preparazione di confetture, sciroppi e ge-
latine. Il nome generico, di antico uso, potrebbe derivare dal latino 'ruber'
(rosso) per il colore rosso dei frutti di alcune specie; quello specifico allude al
Monte Ida in Grecia. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
467
Foglie non composte. Fiori disposti in capolini. Frutto secco
468
468
Fiori gialli o biancastri
469
468
Fiori rosa, roseo-violetti o blu
475
469
Fiori tubulosi assenti (tutti i fiori del capolino a forma di linguetta). Pianta laticifera
Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper
Il grespino spinoso è una pianta annua a distribuzione eurasiatico-sudeuro-
pea presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende,
con poche lacune, dalle coste ai fondovalle delle Alpi; nell'area di studio la
specie è diffusa soprattutto presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra,
divenendo sempre meno frequente verso l'alto. Cresce in colture sarchiate e
in ambienti ruderali lungo le strade, alla periferia di abitati, nelle discariche
ecc., su suoli argillosi abbastanza freschi e umiferi, ricchi in composti azotati,
dal livello del mare alla fascia montana. I getti giovani sono commestibili, sia
cotti che in insalata. Il nome generico deriva da una parola greca che significa
'molle, spugnoso', in riferimento ai fusti deboli e cavi; quello specifico allude
alla spinosità delle foglie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fiori-
tura: gennaio-dicembre.
469
Fiori tubulosi presenti almeno al centro del capolino. Piante non laticifere
470
470
Capolini con squame raggianti e pungenti, simili a fiori ligulati
471
470
Capolini senza squame raggianti
473
1...,175,176,177,178,179,180,181,182,183,184 186,187,188,189,190,191,192,193,194,195,...508