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Foglie apparentemente opposte. Capolini pseudoterminali. Fiori gialli screziati di bruno. Piante di alta
montagna
Trifolium badium Schreb.
Il trifoglio bruno è una specie delle montagne dell'Europa meridionale pre-
sente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale e centrale sino
al Molise, con dubbia presenza nelle Marche. La distribuzione regionale è
centrata sul settore alpino, dove la specie è frequente, con isolate stazioni
sulle Prealpi; nell'area di studio la specie è diffusa e comune. Cresce nei pa-
scoli, in luoghi erbosi e rocciosi, a volte negli incolti; dalla fascia montana a
quella alpina, raramente più in basso. Il nome generico si riferisce alle foglie
divise in tre foglioline; quello specifico in latino significa 'marrone-castano' e
fa riferimento al colore bruno che assumono i fiori ad antesi avanzata. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie chiaramente non opposte. Capolini laterali rispetto al fusto. Fiori gialli. Piante di quote
più basse
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Foglie con fogliolina centrale chiaramente picciuolettata
Trifolium campestre Schreb.
Il trifoglio campestre è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea,
oggi naturalizzata anche in Nord America, presente in tutte le regioni d'I-
talia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con
lacune nel settore alpino; nell'area di studio la specie è diffusa soprattutto a
quote basse. Cresce nei prati aridi, a volte nei coltivi, su suoli argillosi spesso
decalcificati e poveri in humus, dal livello del mare alla fascia montana. La
pianta viene considerata una buona foraggera. Il nome generico si riferisce
alle foglie divise in tre foglioline, quello specifico all’habitat. Forma biologi-
ca: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
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Foglie con fogliolina centrale subsessile
Trifolium aureum Pollich subsp. aureum
Il trifoglio aureo è una pianta annua a distribuzione europea presente in tut-
te le regioni dell’Italia centro-settentrionale sino al Molise. La distribuzione
regionale, piuttosto lacunosa, si concentra sul settore alpino, con stazioni
anche sulle Prealpi Carniche sudoccidentali; nell’area di studio la specie non
è mai stata osservata, ma è presente nelle aree contigue. Cresce in luoghi er-
bosi, prati, boschi mesofili e radure boschive, su substrati silicei, tra i 500 ed
i 1400 m circa, raramente anche più in alto. Il nome generico si riferisce alle
foglie divise in tre foglioline, quello specifico al colore dorato dei fiori. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: (maggio) giugno-agosto.
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Infiorescenze sferiche, < 1 cm. Legume reniforme, lungo al massimo 3 mm. Corolla lunga meno di 5 mm
Medicago lupulina L.
L’erba medica lupulina è una specie a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
oggi divenuta subcosmopolita, comunissima in tutta Italia, compresa la no-
stra regione; nell'area di studio la specie è diffusa soprattutto presso gli abita-
ti, le malghe e gli stavoli, da Ampezzo al M. Pezzocucco ove è stata osservata
a 1600 m. Cresce in ambienti disturbati, dai margini di strade a quelli dei
boschi, dalle praterie seminaturali a vegetazioni ruderali, su suoli neutro-
basici, ricchi in composti azotati, sino alla fascia montana ed a volte anche
più in alto come presso le malghe. Il nome del genere deriva dalla Media, an-
tica regione della Persia, da cui Teofrasto pensava provenisse l'erba medica
comune; il nome specifico allude alle infiorescenze compatte che ricordano
le infruttescenze del luppolo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-agosto.
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