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Pianta alta sino ad 1 m. Involucro largo al centro 5-8 mm. Capolini non ravvicinati a formare una specie
di testa. Squame involucrali esterne più strette di 2 mm
Serratula tinctoria L. subsp. tinctoria
La serratula dei tintori è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana pre-
sente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna, Puglia e Calabria.
La distribuzione regionale copre quasi tutto il territorio, con lacune nella
media pianura friulana; nell'area di studio la specie è più frequente in aree
con substrati silicei, in genere al di sotto della fascia subalpina. Cresce in
boschi mesofili di latifoglie decidue e ai loro margini, in praterie con aspetto
di brughiera, a volte anche in paludi, su suoli argillosi freschi, abbastanza
profondi, da neutri a subacidi, poveri in composti azotati, dal livello del mare
alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal latino ‘serra’ (sega)
per le foglie a margine seghettato, quello specifico si riferisce alla presenza di
sostanze coloranti gialle un tempo usate per tingere le stoffe. Forma biologi-
ca: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
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Pianta alta sino a 40 cm. Involucro largo al centro 6-12 mm. Capolini spesso ravvicinati a formare una testa
apicale al fusto. Squame involucrali esterne larghe 2-2.5 mm
Serratula tinctoria L. subsp. monticola (Boreau) Berher
La serratula dei monti è un’entità appartenente a una specie a vasta distri-
buzione eurosiberiana presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sar-
degna, Puglia e Calabria; questa sottospecie è presente sulle Alpi orientali
dalla Lombardia al Friuli e sull’Appennino Settentrionale. La distribuzione
regionale è ristretta alle aree montuose del Friuli (Alpi e Prealpi Carniche,
Prealpi Giulie) ma con ampie lacune; nell'area di studio questa sottospecie
è più frequente a quote relativamente alte, in aree con substrati silicei, come
sul M. Tinisa a 1900 m. Cresce soprattutto in prati montani umidi, su suoli
piuttosto freschi, abbastanza profondi, da neutri a subacidi, poveri in com-
posti azotati. Il nome generico, dal latino ‘serra’ (sega) si riferisce alle foglie
dentate, quello specifico alla presenza di sostanze coloranti gialle un tempo
usate per tingere le stoffe. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: agosto-ottobre.
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Foglie basali larghe 3-8 cm. Foglie del fusto con rachide larga 1.2-2 mm, alata e più o meno dentata
Achillea distans Waldst. & Kit. ex Willd. subsp. stricta (Gremli) Janch.
Il millefoglio subalpino a foglie strette è un’entità delle montagne dell'Euro-
pa meridionale presente in quasi tutte le regioni dell'Italia centro-settentrio-
nale sino alle montagne dell'Abruzzo. La distribuzione regionale comprende
le aree montuose del Friuli, con diverse lacune soprattutto nelle Prealpi Car-
niche; nell'area di studio la specie è più frequente a quote alte su substrati
arenacei. Cresce in cespuglieti subalpini, prati pingui, vegetazioni ad alte
erbe, ontaneti a ontano verde, su suoli piuttosto freschi e ricchi di composti
azotati, da subneutri a subacidi, dalla fascia montana a quella alpina. Come
A. millefolium
, contiene olii eterei ed altri principi attivi ed è utilizzata nella
medicina popolare. Il nome generico è dedicato ad Achille, che ne avrebbe
sfruttato le proprietà curative. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Perio-
do di fioritura: luglio-settembre.
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Foglie basali larghe 0.5-3.5 cm. Foglie del fusto con rachide larga meno di 1.2 mm, intera, di
solito non alata
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