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Capolini non solitari, portati da fusti ramificati in alto
Scorzoneroides autumnalis (L.) Moench
Il dente di leone autunnale è una specie a vasta distribuzione paleotemperata
presente in quasi tutte le regioni d'Italia (sembra mancare in Campania, Pu-
glia e Sicilia). La distribuzione regionale si concentra nelle aree montuose del
Friuli, con poche stazioni sparse nella pianura friulana e nel Carso goriziano;
nell'area di studio la specie è più frequente presso gli abitati fino a 1500 circa.
Cresce in prati falciati, nei pascoli, in tappeti erbosi calpestati, dalla fascia
montana inferiore a quella subalpina. Il nome generico significa 'simile ad
una
Scorzonera
', quello specifico si riferisce al fatto che la fioritura si prolunga
anche nei mesi autunnali. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: giugno-novembre.
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Capolini solitari all'apice di fusti semplici
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Frutti senza pappo di peli
Aposeris foetida (L.) Less.
La lattuga fetida è una specie delle montagne dell'Europa sudorientale
presente in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giu-
lia, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. La distribuzione regionale com-
prende tutte le aree montuose del Friuli, i boschi dell'alta pianura friulana,
parte dell'Isontino, e poche stazioni nel Carso goriziano; nell'area di studio
la specie è localmente abbondante, come nei boschi del M. Tinisa e quel-
li circostanti il Passo Pura sul versante verso Ampezzo. Cresce in ambienti
ombrosi, soprattutto nel sottobosco di querceti e faggete termofile, a volte
secondariamente in pascoli pingui e prati mesofili, dalla fascia collinare a
quella montana superiore. Le foglie giovani sono commestibili, soprattutto
da cotte, come testimonia uno dei nomi italiani: 'radicchio del malgaro'. Il
nome generico deriva dal greco 'seris' (cicoria) preceduto dal suffisso 'apo'
e significa 'pianta diversa dalla cicoria'; il nome specifico si riferisce all'odo-
re piuttosto sgradevole della radice. Forma biologica: emicriptofita rosulata.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Frutti con pappo di peli (visibile anche alla fioritura: aprire il capolino e osservare la base dei
fiori)
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Pappo di peli semplici (lente!)
Taraxacum officinale W.W. Weber ex F.H. Wigg. s.l.
Il soffione appartiene a un aggregato di specie a vasta distribuzione eurosi-
beriana oggi divenuto subcosmopolita nelle zone temperate, comunissimo in
tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale copre l’intero territorio;
nell'area di studio la specie è molto comune presso gli abitati, le malghe e gli
stavoli, raggiungendo i 2000 m sul M. Clapsavon. Cresce in vegetazioni sia
segetali che ruderali, in coltivi, vigneti, orti, margini stradali, aiuole ecc., su
suoli per lo più limoso-argillosi, piuttosto freschi e ricchi in composti azotati,
subneutri, dal livello del mare alla fascia montana superiore. Le foglie giovani
sono commestibili da cotte e hanno proprietà diuretiche; le radici tostate
erano un surrogato del caffè; con i fiori in alcune regioni si preparano ancor
oggi delle torte. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare
dal greco 'tarasso' (sanare, guarire) oppure dal persiano 'tarkhashqún' (da
cui deriva l'arabo 'tarasacon') che significano 'erba amara, cicoria'; il nome
specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) e si riferisce all’antico
uso a scopo medicinale. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: gennaio-dicembre.
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Pappo di peli piumosi
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