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Cystopteris alpina (Lam.) Desv.
La felcetta alpina è una specie a vasta distribuzione subcosmopolita presente
sulle montagne di tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Puglia
e forse in Umbria. La distribuzione regionale si estende su tutte le aree mon-
tuose del Friuli; nell'area di studio la specie è abbastanza diffusa ma non
molto comune. Cresce su rupi stillicidiose di natura calcarea o dolomitica,
dalla fascia montana superiore a quella alpina. Il nome del genere deriva
dal greco 'kystis' (vescichetta, capsula) e 'ptéryx' (ala, felce) con riferimento
alla forma dell'indusio. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di
sporificazione: giugno-settembre.
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Pinne basali subsessili. Indusio presente
Cystopteris montana (Lam.) Bernh. ex Desv.
La felcetta montana è una specie a vasta distribuzione circum-artico-alpina
presente lungo tutto l'arco alpino (salvo forse che in Liguria) e sull'Appen-
nino settentrionale. La distribuzione regionale comprende le aree montuose
del Friuli, con qualche lacuna nella porzione centrale; nell'area di studio la
specie è abbastanza diffusa, ma non comunissima. Cresce in boschi di co-
nifere e su pendii franosi, di solito su substrati calcarei o dolomitici, dalla
fascia montana a quella alpina. Il nome del genere deriva dal greco 'kystis'
(vescichetta, capsula) e 'ptéryx' (ala, felce) con riferimento alla forma dell'in-
dusio. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di sporificazione:
giugno-settembre.
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Pinne basali chiaramente peduncolate. Indusio assente
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Foglie glabre. Pinnula maggiore della pinna inferiore con 6-10 foglioline, spesso ricoprentisi ai margini
Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman
La felce delle querce è una specie a vasta distribuzione circumboreale-tem-
perata presente lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino centro-settentrio-
nale (manca nelle estreme regioni meridionali e in Sardegna). La distribu-
zione regionale copre tutte le aree montuose del Friuli, con qualche stazione
nell'alta pianura friulana e sul Carso triestino, ove la specie è rarissima; nell'a-
rea di studio è abbastanza diffusa ma non sempre comune. Cresce in luoghi
umidi e ombrosi in boschi decidui, soprattutto in faggete fredde, su suoli
subacidi ricchi in humus ma molto pietrosi, di solito su substrati silicei, con
optimum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'gymnos'
(nudo) e 'karpós' (frutto), per i sori non coperti da un indusio; il nome spe-
cifico deriva dal greco 'drys' (quercia) e 'pterís' (ala, felce), e significa 'felce
delle querce'. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione:
giugno-settembre.
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Foglie con minuti peli ghiandolari almeno sulla nervatura principale (lente!). Pinnula maggiore della pinna
inferiore con 10-20, ben distanziate
Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman
La felce del calcare è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente
lungo tutto l'arco alpino e sugli Appennini sino alla Campania. La distri-
buzione regionale è di tipo alpico-carsico con singole presenze in pianura;
in Carso la specie è rara e ristretta a doline profonde nella parte più alta
del Triestino; nell'area di studio è diffusa e piuttosto comune, soprattutto
nelle faggete della Conca di Sauris. Cresce in vegetazioni pioniere su mace-
reti calcarei, ma anche su rocce marnoso-arenacee e muri ombreggiati, con
optimum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'gymnos'
(nudo) e 'karpós' (frutto), per i sori non coperti da un indusio; la specie è
dedicata al botanico francese G. N. Robert (1776-1857). Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: giugno-settembre.
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