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Dryopteris carthusiana (Vill.) H.P. Fuchs
La felce certosina è una specie a vasta distribuzione presente lungo tutto
l'arco alpino, sull'Appennino settentrionale e sulle montagne della Calabria.
La distribuzione regionale è estesa a quasi tutto il territorio, con lacune mol-
to ampie nella bassa pianura friulana; nell'area di studio la specie è diffusa
ma solo localmente comune. Cresce in boschi freschi e ombrosi, lungo le
rive dei ruscelli, ai margini di torbiere, stagni e paludi, dal livello del mare
alla fascia subalpina. I rizomi di
Dryopteris
venivano anticamente usati come
antielmintico, ma contengono sostanze tossiche anche per l’uomo. Il nome
generico deriva dal greco 'drys'(quercia) e 'pterís' (ala, felce), e significa 'felce
delle querce'; il nome specifico è di significato incerto, potrebbe riferirsi alle
montagne di Chartreuse (Francia meridionale) dove il monaco San Bruno
costruì il primo eremo (da qui il nome ‘Certosa’), oppure essere dedicato ai
naturalisti tedeschi I. e F. Karthäuser (sec. XVIII). Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di sporificazione: giugno-ottobre.
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Foglie con odore aromatico se sfregate tra le dita, densamente ghiandolose
Dryopteris villarii (Bellardi) Woyn. ex Schinz & Thell. subsp. villarii
La felce di Villars è una specie delle montagne dell'Europa meridionale pre-
sente in quasi tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale. La distribu-
zione regionale è estesa a quasi tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di
studio la specie è abbastanza diffusa e comune, soprattutto sui ghiaioni, ad
esempio presso Casera Giavedea, sul M. Novarza e sui versanti meridionali
del M. Nauleni vicino al Passo Pura. Cresce in pascoli sassosi, ghiaioni semi-
stabili, macereti grossolani, di solito su calcare o dolomia, con optimum nelle
fasce montana e subalpina. I rizomi di
Dryopteris
venivano anticamente usati
come antielmintico, ma contengono sostanze tossiche anche per l’uomo. Il
nome generico deriva dal greco 'drys '(quercia) e 'pterís' (ala, felce), e signi-
fica 'felce delle querce'; la specie è dedicata a D. Villars (Villar) (1745-1814),
autore di una Flora del Delfinato. Forma biologica: geofita rizomatosa. Pe-
riodo di sporificazione: luglio-settembre.
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Foglie non odorose e non ghiandolose
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Foglie a contorno strettamente triangolare. Squame della rachide triangolari-lanceolate, con base spesso
più scura
Dryopteris remota (A. Braun ex Döll) Druce
La felce remota è una specie presente in quasi tutte le regioni dell'arco alpino
salvo che in Val d'Aosta e Liguria. La distribuzione regionale si concentra
nelle Prealpi Carniche, con pochissime stazioni nelle Alpi Carniche; nell'area
di studio la specie sembra essere piuttosto rara, ma forse è stata confusa con
altre specie congeneri. Cresce in ambienti boscosi umidi, spesso lungo le rive
dei ruscelli, con optimum nella fascia montana. I rizomi di
Dryopteris
sono
tossici e un tempo erano ampiamente usati come vermifugo. Il nome gene-
rico deriva dal greco 'drys '(quercia) e 'pterís' (ala, felce), e significa 'felce
delle querce'. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione:
luglio-settembre.
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Foglie a contorno lanceolato. Squame della rachide lanceolate od ovato-lanceolate
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Punto di inserzione delle pinne verde. Pinnule con robusti denti sui margini laterali. Picciolo e rachide
fogliari con sparse squame piliformi color paglia
Dryopteris filix-mas (L.) Schott
La felce maschio è una specie a distribuzione eurasiatico-temperata oggi di-
venuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d’Italia (salvo forse che
in Sardegna). La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio, dalla
costa al settore alpino; nell'area di studio la specie è molto comune, soprat-
tutto nelle faggete della Conca di Sauris. Cresce in boschi freschi e ombrosi,
ai margini dei ruscelli,su pietraie e in prati di altitudine, su suoli profondi e
umiferi, piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare (ove è rara)
alla fascia subalpina. I rizomi sono tossici e un tempo erano ampiamente
usati come vermifugo. Il nome generico deriva dal greco 'drys' (quercia) e
'pterís' (ala, felce), e significa 'felce delle querce'; il nome della specie allude
alle fronde più tenaci di quelle della felce femmina. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di sporificazione: luglio-settembre.
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