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Polystichum braunii (Spenn.) Fée
La felce di Braun è una specie ad ampia distribuzione circumboreale presen-
te lungo tutto l'arco alpino. La distribuzione regionale è centrata sulle Pre-
alpi Carniche e Giulie, con diverse stazioni più interne nelle Alpi Carniche;
nell'area di studio la specie è piuttosto rara e confinata ad aree con substrati
silicei. Cresce in boschi di conifere e latifoglie decidue, presso ruscelli e su
pendii ombrosi, su suoli acidi e ricchi in humus, con optimum nella fascia
montana. Il nome generico deriva dal greco 'polys' (molti) e 'stichos' (linea),
alludendo ai sori disposti in più file; la specie è dedicata al botanico tedesco
A. Braun (1805-1877). Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di spo-
rificazione: luglio-settembre.
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Indusio mancante
Athyrium distentifolium Tausch ex Opiz
La felce alpestre è una specie artico-alpina a distribuzione euroamericana
presente in tutte le regioni settentrionali e centrali salvo che in Umbria. La
distribuzione regionale si concentra nella parte più settentrionale del distret-
to alpino (Alpi Carniche e Giulie) con alcune stazioni sulle Prealpi Giulie;
nell'area di studio è diffusa e comune, soprattutto nelle faggete della Conca
di Sauris, raggiungendo i 1800 m presso Casera Razzo. Cresce in boschi om-
brosi, in anfratti umidi, presso l'imboccatura di cavità, in pendii erbosi e pa-
scoli sassosi, su suoli argillosi ricchi in humus, dalla fascia montana inferiore
a quella subalpina. Si associa spesso ad
Athyrium filix-foemina
con cui ibrida
dando origine ad
Athyrium × reichsteinii
Schenneler & Rasbachcon. I rizomi, a
volte utilizzati nella medicina popolare come antielmintico, contengono so-
stanze tossiche. Il nome generico deriva dal greco 'athyros' (senza porte), per
i sori privi di indusio di alcune specie, quello specifico si riferisce alla grande
dimensione delle fronde. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
sporificazione: luglio-settembre.
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Indusio presente
523
523
Pinne del paio basale molto asimmetriche (pinnule rivolte verso il basso più lunghe di quelle
rivolte verso l'alto), a contorno largamente triangolare. Pinnule delle pinne superiori da
profondamente lobate a completamente divise
524
523
Pinne del paio basale simmetriche o quasi, a contorno strettamente triangolare. Pinnule delle
pinne superiori a margine intero o appena lobulato
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Piccioli con squame bicolori, nere al centro, bruno-rossastre al margine
Dryopteris dilatata (Hoffm.) A. Gray
La felce dilatata è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente
lungo tutto l'arco alpino, nell'Appennino centro-settentrionale e sulle mon-
tagne della Calabria. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le
aree montuose del Friuli, con poche stazioni anche lungo il corso dell'Isonzo
e sul Carso triestino; nell'area di studio la specie è comune soprattutto nelle
faggete umide della Conca di Sauris, come nel Bosco Flobia e nel Bosco della
Stua. Cresce in prati, faggete, abetine umide, peccete, brughiere subalpine e
lungo ruscelli, su suoli acidi, ricchi in sostanza organica, con optimum nella
fascia montana superiore. I rizomi di
Dryopteris
venivano anticamente usati
come antielmintico, ma contengono sostanze tossiche anche per l’uomo. Il
nome generico deriva dal greco 'drys'(quercia) e 'pterís' (ala, felce), e signi-
fica 'felce delle querce'; il nome specifico si riferisce alle fronde con coppie
di pinne molto distanziate. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
sporificazione: luglio-settembre.
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Piccioli con squame interamente bruno-rossastre
1...,192,193,194,195,196,197,198,199,200,201 203,204,205,206,207,208,209,210,211,212,...508