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Foglie robuste, con foglioline angolose, con margine non traslucido. Stomi lunghi 50-57 micron
(microscopio!)
Asplenium ruta-muraria L. subsp. ruta-muraria
La ruta dei muri è una felce con distribuzione eurasiatico-sudeuropea estesa
al Nord America, presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regio-
nale copre quasi tutto il territorio, salvo che lungo il litorale friulano; in alta
montagna la specie è sostituita dalla subsp.
dolomiticum
; nell'area di studio
questa sottospecie è confinata a quote basse, presso gli abitati. Cresce sia
nelle fessure di rocce prevalentemente calcaree che su muretti in pietra, ma
è meno abbondante di
A. trichomanes
, con cui si associa preferendo però le
parti più alte dei muri e rivelando quindi una minore nitrofilia, dal livello del
mare alla fascia montana superiore, a volte anche più in alto. Il nome generi-
co deriva dal greco 'a' (contro) e 'splen' (milza), per l'antico ed ingiustificato
uso di
A. ceterach
contro i calcoli della milza; il nome specifico si riferisce alla
vaga somiglianza delle foglie con quelle della ruta. Forma biologica: emicrip-
tofita rosulata. Periodo di sporificazione: giugno-ottobre.
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Foglie delicate, con foglioline rombico-arrotondate, con margine di solito traslucido. Stomi lunghi meno
di 50 micron (microscopio!)
Asplenium ruta-muraria L. subsp. dolomiticum Lovis & Reichst.
La ruta dei muri delle Dolomiti è un’entità diploide a carattere relitto, ri-
stretta al versante meridionale delle Alpi, in Italia presente lungo tutto l'arco
alpino e sull’Appennino settentrionale in Toscana. La distribuzione regionale
comprende tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio questa sot-
tospecie, che è diffusa e comune, tende a sostituire la sottospecie nominale
al di sopra dei 1200 m circa. Cresce nelle fessure di rocce calcaree o dolo-
mitiche fortemente inclinate, con optimum dalla fascia montana superiore a
quella alpina, a volte anche più in basso. Il nome generico deriva dal greco
'a' (contro) e 'splen' (milza), per l'antico ed ingiustificato uso di
A. ceterach
contro i calcoli della milza; il nome specifico si riferisce alla somiglianza delle
foglie con quelle della ruta. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo
di sporificazione: giugno-ottobre.
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Foglie a contorno lanceolato
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Foglie a contorno chiaramente triangolare
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Lobi fogliari ovali, con nervature terminanti all'apice dei denti
Cystopteris fragilis (L.) Bernh.
La felcetta fragile è una specie a distribuzione subcosmopolita presente in
tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende a quasi tutto il
territorio salvo la media e bassa pianura friulana; nell'area di studio la specie
è diffusa e comune, soprattutto nelle faggete della Conca di Sauris, ma anche
presso Casera Razzo a 1800 m e tra Baita Domini e Casera Losa a 1700 m.
Cresce in fessure delle rocce, anfratti umidi, muri, boschi (prevalentemente
faggete), in generale in zone ombrose ed umide, di solito su substrati calca-
rei, con optimum nella fascia montana. Il nome del genere deriva dal greco
'kystis' (vescichetta, capsula) e 'ptérys' (ala, felce) con riferimento alla forma
dell'indusio; il nome specifico si riferisce alla fragilità dei piccioli. Forma bio-
logica: emicriptofita cespitosa. Periodo di sporificazione: maggio-settembre.
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Lobi fogliari lanceolati, con nervature terminanti nelle insenature tra due denti
1...,188,189,190,191,192,193,194,195,196,197 199,200,201,202,203,204,205,206,207,208,...508