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Pianta glabra o con sparsi peli semplici (lente!)
Leontodon hispidus L. subsp. danubialis (Jacq.) Simonk.
Il dente di leone del Danubio appartiene a una specie molto polimorfa che
si articola in diverse forme o sottospecie non sempre accettate; rispetto alla
sottospecie nominale, presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sarde-
gna, la subsp.
danubialis
è legata a vegetazioni più mesofile ed a suoli più fre-
schi e umidi con maggiore componente limoso-argillosa, dal livello del mare
sino alla fascia montana superiore; ad esempio in Carso cresce sul fondo
di doline o ai margini di mulattiere ombreggiate; nell'area di studio sembra
diffusa soprattutto nei prati della Conca di Sauris. Il nome generico deriva
dal greco 'leon' (leone) e 'odon' (dente), per il margine acutamente dentato
delle foglie di alcune specie; il nome specifico si riferisce alla forte pelosità di
alcune forme di questa specie; il nome della sottospecie si riferisce al bacino
del Danubio. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
giugno-ottobre.
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Pianta con abbondanti peli stellati
Leontodon hispidus L.
Il dente di leone comune è un’entità a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione
regionale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio, dove mostra
una certa variabilità, è comunissimo nei prati, dalla fascia montana a quella
alpina. Cresce in vegetazioni erbacee a volte anche disturbate con optimum
nei prati aridi, su suoli umiferi subaridi, ricchi in basi e composti azotati, dal
livello del mare alla fascia montana superiore. Le giovani foglie sono com-
mestibili da crude in insalata o cotte per frittate e minestre; la radice tostata
veniva usata come surrogato del caffè. Il nome generico deriva dal greco
'leon' (leone) e 'odon' (dente), per il margine acutamente dentato delle foglie
di alcune specie; il nome specifico si riferisce alla forte pelosità di alcune
forme di questa specie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: giugno-ottobre.
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Fiori rosa o azzurri
538
537
Fiori gialli
540
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Fiori roseo-violetti. Capolini con 5 fiori
Prenanthes purpurea L.
La lattuga montana è una specie europea presente in tutte le regioni dell'Ita-
lia continentale salvo che in Calabria, ma più comune sulle Alpi. È diffusa e
comune su tutte le montagne della regione, con rare stazioni nelle parti più
alte del Carso; nell'area di studio la specie è comunissima in tutte le faggete
raggiungendo spesso la fascia subalpina. Ha l'optimum nelle faggete acidofi-
le e nelle abetine della fascia montana, ove cresce soprattutto nelle radure e
ai margini dei boschi, su suoli profondi ricchi in humus, poveri in carbonati,
da subneutri ad acidi. Il nome generico, dal greco 'prenes' (prono) ed 'an-
thos' (fiore), si riferisce ai capolini rivolti verso il basso, il nome specifico al
colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
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Fiori azzurri o blu. Capolini con più di 5 fiori
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1...,196,197,198,199,200,201,202,203,204,205 207,208,209,210,211,212,213,214,215,216,...508