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Sori allungati
Athyrium filix-femina (L.) Roth
La felce femmina è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente
in tutte le regioni d’Italia (dubitativamente in Puglia). È diffusa in tutta la
regione sino alla fascia montana, con lacune in pianura; nell'area di studio
la specie è comunissima, soprattutto nelle faggete della conca di Sauris, tra
1300 e 1700 m circa. Cresce in boschi ombrosi, in anfratti umidi, nelle doline
e presso l'imboccatura di cavità carsiche, in pendii erbosi e pascoli sassosi,
su suoli argillosi ricchi in humus, dal livello del mare (dove è rara) alla fa-
scia montana superiore. I rizomi, a volte utilizzati nella medicina popolare
come antielmintico, contengono sostanze tossiche. Il nome generico deriva
dal greco 'athyros' (senza porte), per i sori che rinchiudono a lungo gli spo-
rangi; il nome specifico allude alle fronde più tenere di quelle della felce
maschio. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di sporificazione:
luglio-settembre.
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Sori circolari
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Pinna e pinnule appuntite, a forma di falce. Indusio peltato, fissato per il centro e a forma di
ombrello
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Pinna e pinnule non appuntite e falciformi. Indusio reniforme o assente
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Foglie più larghe verso la base. Pinnule chiaramente picciolate
Polystichum setiferum (Forssk.) Woyn.
La felce setifera è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente in
tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico
(in Carso è però molto rara), estesa ad alcune stazioni della porzione meri-
dionale delle Alpi Carniche; nell'area di studio la specie è abbastanza diffusa
nelle aree con substrati silicei, ma generalmente non molto comune. Cresce
in luoghi rupestri, ruscelli e boschi umidi, su suoli ricchi in humus ma poveri
di carbonati, di solito su substrati silicei, dalle pianure alla fascia subalpina
ma con optimum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco
'polys' (molti) e 'stichos' (linea), alludendo ai sori disposti in più file; il nome
specifico si riferisce alle reste setacee delle pinnule. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di sporificazione: giugno-agosto.
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Foglie più larghe verso la metà. Pinnule allargate e decorrenti alla base
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Foglie rigide, sempreverdi. Pinne acutissime all'apice. Pinnule basali superiori (quelle più vicine alla
rachide) più grandi delle altre
Polystichum aculeatum (L.) Roth
La felce aculeata è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in
tutte le regioni d’Italia salvo che in Sicilia. La distribuzione regionale si esten-
de a quasi tutto il territorio salvo che nella bassa pianura friulana; nell'area
di studio la specie è comune, soprattutto nelle faggete della Conca di Sauris.
Cresce in luoghi rupestri, ruscelli e boschi umidi, su suoli ricchi in humus ed
in ambienti ombreggiati, dal livello del mare alla fascia subalpina, con opti-
mum nella fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'polys' (molti)
e 'stichos' (linea), alludendo ai sori disposti in più file; il nome specifico si ri-
ferisce ai denti acutissimi delle pinnule. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di sporificazione: giugno-agosto.
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Foglie molli, morte in inverno. Pinne ottuse o subacute all'apice. Pinnule basali superiori simili alle altre
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