217
Seseli montanum L. subsp. montanum
La finocchiella maggiore è una specie delle montagne della parte centro-oc-
cidentale del bacino Mediterraneo presente sulle Alpi occidentali, in Friuli,
e sull'Appennino centro-meridionale. La distribuzione regionale è di tipo
tendenzialmente prealpico-carsico, con stazioni estese alla porzione nordoc-
cidentale delle Alpi Carniche; nell'area di studio la specie si concentra in luo-
ghi caldi e piuttosto aridi, come sui versanti meridionali del M. Nauleni. Cre-
sce in prati steppici e sui greti dei torrenti, su substrati calcarei, dalla fascia
submediterranea a quella montana. Il nome generico deriva dal greco 'seseli',
forse di origine egiziana, una pianta che entrava nella composizione della
teriaca, un famoso rimedio veneziano contro i morsi di serpi e scorpioni. For-
ma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-settembre.
594
Segmenti fogliari non appiattiti, filiformi
Seseli kochii Breistr.
La finocchiella di Koch, o finocchiella di Gouan, è una specie a distribuzione
illirico-sudest alpina presente in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e
Friuli Venezia Giulia; il locus classicus è sul M. Spaccato presso Trieste. La
distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico, estesa alle aree magredili
dell’alta pianura friulana; nell'area di studio la specie è più frequente in siti
caldo-aridi, come sui versanti meridionali del M. Nauleni lungo la strada che
porta al Passo Pura. Cresce in siti caldi e assolati in lande rupestri e sulle roc-
ce, su suoli calcarei primitivi e ricchi in scheletro, aridi d'estate, dal livello del
mare a 1200 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'seseli', forse di origi-
ne egiziana, una pianta che entrava nella composizione della teriaca, famoso
rimedio veneziano contro i morsi di serpi e scorpioni; la specie è dedicata al
grande botanico W. D. J. Koch (1771-1849). Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre. Syn.:
Seseli gouanii
W.D.J. Koch
594
Segmenti fogliari appiattiti, non filiformi
595
595
Segmenti fogliari estremi disposti perpendicolarmente alla rachide fogliare. Stili caduchi nel frutto
Carum carvi L.
Il cumino dei prati è una specie a distribuzione eurasiatico-temperata pre-
sente lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino centro-settentrionale. La
distribuzione regionale è di tipo alpico-carsico; nell'area di studio la specie è
comune nei prati tra i 1000 e i 1800 m circa. Cresce nei prati da sfalcio domi-
nati da
Arrhenatherum elatius
, in prati montani e subalpini presso le malghe e
lungo sentieri, con optimum nelle fasce montana e subalpina. L’uso di questa
pianta come spezia è antichissimo: le foglie, con sapore che ricorda vaga-
mente il prezzemolo e l'aneto, si possono utilizzare in minestre ed insalate;
le radici possono essere utilizzate bollite come le carote; i frutti sono ancor
oggi ampiamente usati come aromatizzante (Kűmmel); il tipico aroma è do-
vuto al carvone che costituisce la maggior parte dell'olio volatile contenuto
nei semi. Il nome generico è di origine incerta: potrebbe derivare dal greco
'káryon' (frutto con il guscio duro), oppure, come già ipotizzato da Plinio,
dalla regione della Caria in Asia Minore; il nome specifico, dall’arabo ‘kar-
wija’, potrebbe riferirsi anch’esso alla Caria. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
595
Segmenti fogliari estremi non disposti perpendicolarmente alla rachide fogliare. Stili persistenti nel frutto,
lunghi 1/3-3/4 di questo
Mutellina adonidifolia (J. Gay.) Gutermann
La motellina delle Alpi è una specie delle montagne dell'Europa meridionale
presente lungo tutto l'arco alpino. La distribuzione regionale si concentra
nel settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie), con diverse
lacune; nell'area di studio la specie è poco comune e ristretta alle aree con
substrati silicei, ad esempio presso Casera Razzo a 1800 m. Cresce in pascoli
alpini lungamente innevati, su suoli acidi o subacidi (nardeti, curvuleti), a
volte in vallette nivali, su suoli freschi e su substrati silicei, dalla fascia subal-
pina a quella alpina. La pianta viene appetita dalle mucche e conferisce ai
formaggi un particolare sapore amarognolo. Il nome generico corrisponde al
nome popolare italiano della pianta, quello specifico allude alle foglie vaga-
mente simili a quelle di alcune specie di
Adonis
. Forma biologica: emicripto-
fita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
1...,215,216,217,218,219,220,221,222,223,224 226,227,228,229,230,231,232,233,234,235,...508