212
578
Fiori gialli
Pastinaca sativa L. subsp. sativa
La pastinaca comune è una specie a distribuzione originariamente eurosibe-
riana divenuta oggi subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia (con
tre sottospecie). La distribuzione regionale comprende quasi tutto il terri-
torio; nell'area di studio la specie non è molto comune e si concentra pres-
so gli abitati. Cresce in vegetazioni da seminaturali a ruderali: prati, aiuole
spartitraffico, margini di strade, stazioni ferroviarie, su suoli limoso-argillosi
da basici a subacidi, piuttosto freschi e ricchi in composti azotati, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. Le radici e le foglie sono commesti-
bili: sin dall’antichità le radici venivano consumate come le carote ed erano
popolarissime in cucina; oggi il loro uso è purtroppo quasi sparito nell’Eu-
ropa meridionale, mentre persiste ancora in Europa settentrionale, ove le
radici si trovano spesso in vendita nei negozi di ortaggi; le foglie provocano
spesso reazioni fotoallergiche per la presenza di furanocumarina prodotta a
scopo difensivo (le concentrazioni sono più elevate in presenza di bruchi di
lepidotteri). Il nome generico, dal latino 'pastus' (cibo), si riferisce alla com-
mestibilità della pianta; il nome specifico in latino significa ‘coltivata’. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
luglio-agosto.
578
Fiori non gialli
579
579
Fiori rosa
Pimpinella major (L.) Huds. subsp. rubra (Hoppe) O.Schwarz
La pimpinella maggiore rosa è un’entità scarsamente differenziata appar-
tenente a una specie a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale sino al M. Pollino. La distribuzione regionale
si concentra sul settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie)
con poche stazioni sparse sulle Prealpi; nell'area di studio è abbastanza dif-
fusa e localmente comune, ad esempio al Passo Pura, Sul M. Novarza, presso
Lateis, sopra gli Stavoli Rucharlanar e sul M. Morgenleit dove raggiunge i
1800 m. Cresce in prati, radure, cedui e forre, con optimum nella fascia mon-
tana. La pianta contiene diverse sostanze e olii essenziali, ed è spesso usata
nella medicina popolare per gargarismi in caso di malattie del cavo orale e
come espettorante. L'etimologia del nome generico è incerta: potrebbe de-
rivare da una corruzione del latino 'bipennula' (bipennata) per le foglioline
accoppiate sulla rachide fogliare; va comunque notato che il nome comune
‘pimpinella’ in Italia veniva applicato non a questa specie ma a
Poterium san-
guisorba
, anch’essa con foglie imparipennate; il nome della specie si riferisce
alle dimensioni maggiori rispetto ad altre specie congeneri; il nome della sottospecie si riferisce al colore rosato dei fiori. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
579
Fiori bianchi
580
580
Frutti allargati al margine in 2 ali. Foglie più larghe di 20 cm
Heracleum sphondylium L. subsp. sphondylium
Il panace comune è un’entità appartenente ad un complesso di sottospe-
cie ad ampia distribuzione europea presente in tutte le regioni dell’Italia
centro-settentrionale e sulle montagne dell'Abruzzo. Nella nostra regione
è diffusa sino alla fascia montana inferiore sopra la quale è sostituita dalle
subsp.
elegans
e
pyrenaicum
; nell'area di studio la subsp.
sphondylium
è più
frequente presso gli abitati, ad esempio nei dintorni di Sauris di Sotto. Cre-
sce in prati pingui, vegetazioni ruderali, orli di boschetti nitrofili a sambuco,
vegetazioni ad alte erbe nelle radure, su suoli limoso-argillosi freschi ed umi-
feri, piuttosto profondi, ricchi in basi e composti azotati, dal livello del mare
alla fascia montana. Considerato in passato una panacea e rimedio per tutti i
mali, contiene bergaptene, una furanocumarina che può provocare reazioni
fotoallergiche: anche il solo contatto, in soggetti sensibili, può causare vesci-
che ed arrossamenti soprattutto dopo l'esposizione alla luce solare. Il nome
generico allude ad Eracle (Ercole), in riferimento alle dimensioni notevoli di
alcune specie; il nome specifico in greco significa 'vertebra', in riferimento al
fusto con nodi ingrossati, simili a vertebre. Il nome comune si riferisce al fatto che in passato la pianta veniva usata come rimedio
universale per diverse malattie (panacea). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
580
Frutti senz'ali. Foglie più strette di 10 cm
581
1...,210,211,212,213,214,215,216,217,218,219 221,222,223,224,225,226,227,228,229,230,...508